Stiamo entrando nel vivo del carnevale e si moltiplicano le maschere festose, in un gioco che coinvolge grandi e piccoli. La maschera è un velo dietro cui nascondersi ma può essere anche qualcosa di più. Ci sono maschere dell'anima, che non si vedono, e si indossano per apparire ciò che non si è realmente. Più grandi, più forti, più cattivi, per difendersi nascondendo paure e incertezze. Ci sono maschere che si indossano per essere accettati, omologarsi agli altri compiendo gesti talvolta teatrali, che mettono in scena atteggiamenti presi in prestito da altri. La maschera può cercare di ingannare anche noi stessi ed essere un mezzo per autoaccettarsi oppure per rifugiarsi in una realtà alternativa. L'inganno della maschera può celare anche false amicizie che nascondono invidie, doppi fini, maldicenze ma anche, al contrario, atteggiamenti forti e divieti possono invece essere dettati dall'impulso di amore e protezione. Si è cercato di racchiudere in questa proposta bibliografica, la molteplicità di sfaccettature di cui è carica la simbologia della maschera, passando dai balli in maschera alla maschera del killer e dalle maschere dei supereroi fino agli aspetti più intimi e difficili da smascherare.
Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti. (Uno, nessuno e centomila, di Luigi Pirandello)