Con la fine delle festività natalizie, ci si avvia verso il carnevale, ricorrenza cristiana che precede la Quaresima e i cui festeggiamenti sono caratterizzati dall'allestimento di carri allegorici e dal vestirsi in maschera. Maschere costose ed elaborate, come se ne vedono di solito in Piazza San Marco a Venezia; maschere di personaggi di film, cartoni animati, fumetti; maschere della tradizione popolare e del teatro; oppure un semplice velo di trucco sul volto. Sempre con l'obiettivo di trasformarci in qualcuno (o qualcosa) di diverso, anche se solo per un giorno.
Maschera come travestimento per cambiare identità, quindi. Ma non solo. Si può indossare una maschera in modo figurato, pur senza modificare i lineamenti, semplicemente assumendo un comportamento forzato che faccia apparire come si vuole a chi abbiamo di fronte. Oppure occultare alcuni lati della personalità, facendo emergere solo quello accettato o che fa sentire più a proprio agio a seconda delle esigenze e del momento, permettendo di non scoprirsi del tutto, o perché si ha timore di mostrarsi.
Il cinema ha affrontato le molte sfaccettature del mascheramento. Basti pensare ai gialli, con personaggi che indossano una maschera che, quasi sempre, alla fine cade. O a tutta la filmografia sui supereroi, che nascondono la loro vera identità per non essere riconosciuti. O ancora a personaggi che travestono in seguito a un evento o a un cambiamento della loro personalità, assumendo di fatto, oltre che un aspetto, anche un'identità nuova e diversa.
Questa filmografia propone alcuni film sul mascheramento, inteso come mistificazione della realtà, che sia in seguito ad un efficace travestimento, al mettere in atto un comportamento che crea un'illusione, o anche al perdere se stessi tra le mille maschere che si indossano.