"I fallimenti allontanano, la paura fa passare la
voglia di riprovarci e genera altra paura, e intanto la vita scorre via. E nel
frattempo bisogna continuare a pensare, ma Héctor non aveva voglia di leccarsi
le ferite, preferiva brontolare fra sé aspettando che la tortilla finisse di
cuocere".
Cit. Niente lieto fine, Paco Ignacio
Taibo II
Héctor Belascoarán Shayne è il detective privato di Città del Messico (“Ogni
città ha il detective che si merita”), partorito dall'inventiva di Paco Ignacio
Taibo II. Protagonista degli scritti più riusciti dello scrittore messicano, Héctor Belascoarán Shayne è figlio di un basco e
di una irlandese (da qui il doppio cognome). Dopo aver abbandonato un lavoro
sicuro e aver divorziato, Héctor s’inventa la professione di investigatore
privato. Dall'aspetto sgradevole, claudicante e con la vista danneggiata, è un uomo deluso dalla vita, cinico e solitario, con
atteggiamenti anarcoidi e talvolta, inspiegabilmente, idealistici. Divide l'ufficio con un
idraulico, un tappezziere e un ingegnere che si occupa di fogne. Ha un fratello
impegnato politicamente a sinistra, una sorella reduce da un divorzio e una
misteriosa fidanzata "a intermittenza" con la coda di cavallo. Le
storie, ambientate a Città del Messico, descrivono la società
messicana segnata dalla precarietà e dalla corruzione dilagante, ma anche la
spensieratezza, l'umorismo e la vitalità tipica dei messicani.
La stampa italiana riguardo al personaggio di carta di Paco Ignacio Taibo II:
"Conoscete Héctor Belascoarán Shayne, lo sbrindellato detective creato
da Paco Ignacio Taibo II? Quando Paco lo fece morire accadde quello che molti
anni prima era accaduto a Conan Doyle con il suo Sherlock Holmes: bisognò resuscitarlo, perché i muri di Città del Messico si riempirono di scritte,
tipo: 'Belascoarán, per favore ritorna!" La Repubblica
"Héctor Belascoarán Shayne è uno tra gli investigatori più sfigati
della letteratura gialla: brutto, orbo, terrorizzato dalla vita e con la
coscienza sporca. Un tipo di cui si diventa fan dopo poche pagine."
Niccolò Ammaniti.
"Un protagonista scettico come tutti i detective, maldestro come tutti
gli uomini veri." Pulp
Romanzi di Paco Ignacio Taibo II con protagonista Héctor Belascoarán:
1976 -
Giorni di battaglia (Días de combate, 1998)
1977 -
Il fantasma di Zapata (Cosa fácil, 1998)
1981 -
Niente lieto fine (No habrá final feliz, 2001)
1985 -
Qualche nuvola (Algunas Nubes, 1992)
1989 -
Stessa città stessa pioggia (Regreso a la misma ciudad y bajo la lluvia, 1994)
1989 -
Fantasmi d'amore (Amorosos fantasmas, 2004)
1990 -
Sogni di frontiera (Sueños de frontera, 2004)
1991 -
Svaniti nel nulla (Desvanecidos difuntos, 2007)
2005 -
Morti scomodi (Muertos incómodos, 2004) (scritto con il Subcomandante Marcos)
Raccolte uscite negli ultimi anni pubblicate da Il Saggiatore:
2009 -
Le avventure di Héctor Belascoarán (contentente Giorni di battaglia, Il fantasma di Zapata, Qualche nuvola)
2010 - L'ultima avventura di Héctor Belascoarán (contenente Niente lieto fine e Stessa città stessa pioggia)
2012 - Il taccuino di Héctor Belascoarán (contenente Fantasmi d'amore, Sogni di frontiera, Svaniti nel nulla)
"
Il taccuino di Héctor Belascoarán" in formato PDF

Saggio (in spagnolo) di Victor Pablo Santana Peraza: "
La serie Belascoarán Shayne a través de Muertos Incómodos" 
Il personaggio di Héctor Belascoarán al cinema e in televisione:
Nel 1982 il regista Alfredo Gurrola ha diretto due film con protagonista il detective messicano: Días de Combate, tratto da "Giorni di battaglia", primo romanzo di Paco Ignacio Taibo II e Cosa fácil, film liberamente tratto dall'universo romanzesco dello scrittore messicano. In entrambi i film il personaggio di Héctor Belascoarán è impersonato dall'attore Pedro Armendáriz Jr.
Nel 2022 Netflix ha prodotto una serie messicana con protagonista Belascoarán.