Freedom writers

un film del 2007 diretto da Richard LaGravenese

Creato da:
Alice
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 12/09/2023

Long Beach in California, 1994. Erin Gruwell inizia la sua carriera di insegnante presso la Woodrow Wilson Classical High School. Nel 1992 Los Angeles viene messa a ferro e fuoco da vari scontri razziali. La classe di Erin è formata da latinoamericani, cambogiani, afroamericani e un unico bianco. Erin capisce subito che i ragazzi a cui deve fare da insegnante provengono da realtà completamente diverse tra di loro, ma hanno un elemento in comune: il degrado e la violenza sono parte del loro quotidiano. Questi ragazzi sono stati abituati al pensiero che per le istituzioni non sono altro che un peso e per loro la scuola non è nulla più di uno stallo temporaneo prima di ritornare per strada. Erin, non si arrende, e con fatica e coraggio comincia ad ottenere la fiducia dei ragazzi, comprando loro libri che la scuola si rifiuta di fornire e istituendo un progetto di scrittura. Il punto di svolta è la consegna di un diario ad ogni alunno in cui quotidianamente dovranno scrivere i propri pensieri e la loro storia. I ragazzi, avendo qualcuno che crede in loro e che non li vede solo come dei numeri, cominciano piano piano ad allontanarsi dal crimine e dalla violenza. L'insegnante viene criticata dai colleghi e dal marito per i suoi metodi alternativi e soprattutto per l’aver dato così tanta importanza a dei ragazzi senza futuro agli occhi della società, ma per Erin ottenere l’amore e il rispetto dei suoi ragazzi la fa andare avanti, capendo che sta seguendo la strada giusta.

A fine anno Erin Gruwell e i suoi studenti pubblicano il libro "Freedom Writers Diary", unione di tutti gli scritti dei ragazzi.

 

 

 

Consigliato da
Alice

La tematica del film è stata ripetutamente riprodotta nella storia del cinema, ne sono consapevole. A mio parere questo film ha una caratteristica che molti film non hanno: il ritmo non è mai lento. Lo spettatore viene trasportato nella storia di questi ragazzi, che non risulta mai banale o scontata o piena di stereotipi. Le vicende e i personaggi sono tratti da una storia vera e il libro che alla fine viene pubblicato si intitola “The Freedom Writers Diary: How a Teacher and 150 Teens Used Writing to Change Themselves and the World Around Them” . Il nome Freedom Writers rende omaggio al nome di coloro che combatterono per i diritti civili degli anni '60: Freedom Riders.
Quando lo vidi anni fa, pensai fosse l'ennesimo film di ragazzi con situazioni particolari che venivano “salvati” da una persona buona di cuore. Mi sono completamente ricreduta, il film non mi ha mai annoiata e il personaggio della Gruwell mi è rimasto nel cuore. Hilary Swank dà al suo personaggio quel senso di dolcezza e maternità senza risultare mai irreale, costruita o anche mielosa ma la sua fragilità è credibile fino a trasmettere empatia, perché nessuno è un supereroe. Il regista, a mio parere, riesce a far emergere il concetto che l'emarginazione sociale sia il frutto della malvagità e dell’egoismo dell’essere umano e che dipende totalmente da noi e dai nostri pregiudizi e pensieri. Altra cosa che mi ha particolarmente colpito: la scuola non è vista come un'istituzione che dovrebbe salvare il soggetto debole, al contrario probabilmente all'inizio del film lo getta ancor di più nell'oscurità, come se lo ritenesse senza speranza. È struggente immaginare come possa sentirsi un ragazzo in difficoltà in un contesto del genere! Ecco che attraverso la figura della Gruwell la scuola diviene rifugio e salvezza per chi, come nel caso di alcuni studenti del film, non possiede nemmeno una casa.

copertina Freedom writers [DVD]

Freedom writers [DVD]

/ [directed by Richard LaGravenese]
Una storia popolata da ragazzi di città indisciplinati e a rischio e da un'insegnante in grado di d...
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