Władysław Strzemiński: un pittore "contro"

Władysław Strzemiński (21 novembre 1893 – 26 dicembre 1952) è stato un pittore d'avanguardia polacco di fama internazionale.

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Ultimo aggiornamento: 23/05/2023

Władysław Strzemiński (21 novembre 1893 – 26 dicembre 1952) è stato un pittore d'avanguardia polacco di fama internazionale.

Strzemiński nacque a Minsk da una famiglia di etnia polacca. Nel 1914 si laureò alla Scuola Militare di Ingegneria Civile. Durante la prima guerra mondiale prestò servizio come sottotenente presso la Fortezza di Osowiec. Nel 1915 fu gravemente ferito nell'attacco dei morti. Nel 1920 sposò Katarzyna Kobro. Nel 1922 si trasferì a Wilno (ora Vilnius) e l'anno successivo sostenne Vytautas Kairiūkštis nella creazione della prima mostra d'arte d'avanguardia in quello che oggi è il territorio della Lituania (allora sotto il dominio polacco). Nel novembre 1923 si trasferì a Varsavia, dove con Henryk Berlewi fondò il gruppo costruttivista Blok (Per saperne di più sul gruppo Blok vedi Culture.pl, sito dell'Istituto Adam Mickiewicz).

Sopra: Il primo numero della rivista Blok, 1924

Negli anni '20 formulò la sua teoria dell'Unismo (Unizm in polacco). I suoi dipinti hanno ispirato le composizioni musicali del compositore polacco Zygmunt Krauze.

È autore di un libro rivoluzionario intitolato "La teoria della visione". È stato co-creatore di una collezione d'arte d'avanguardia unica a Łódź, riunita grazie all'entusiasmo dei membri del gruppo come Katarzyna Kobro e Henryk Stażewski (artisti) e Julian Przyboś e Jan Brzękowski (poeti). Nella Łódź del dopoguerra fu istruttore presso la Higher School of Plastic Arts and Design Neoplastic Room nel Muzeum Sztuki di Łódź, dove una delle sue studentesse era Halina Ołomucki, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

La sua "Stanza neoplastica" fu installata nel Muzeum Sztuki di Łódź nel 1948 ma fu rimossa nel 1950 poiché non si adattava all'estetica del realismo socialista imposta da Włodzimierz Sokorski, il ministro della cultura del Partito polacco dei lavoratori uniti.

 

Sopra: Museo di Lodzl, Stanza neoplastica ricostruita nel 1960 da Bolesław Utkin, un allievo di Strzemiński.

Le sue opere sono state esposte in musei di tutto il mondo come Centre Pompidou, il Museo Reina di Sofia, il Moderna Museet di Malmö e la Whitechapel Gallery di Londra.

 

[Fonte: Wikipedia (in inglese)]

Il Ritratto negato del regista Andrzej Wajda è la storia del conflitto tra l’artista polacco Władysław Strzemiński e le autorità comuniste.

Il regista polacco Andrzej Wajda (1926-2016) ha realizzato il film nel 2016, all’età di 90 anni. Si è lasciato incantare da un uomo integro, un grande artista e un visionario, e così ha deciso di rappresentarlo sul grande schermo. Gli anni affrontati dal regista sono quelli tra il 1949 e il 1952, anni in cui la Polonia fu stretta nella morsa del comunismo e dove l’arte si poteva esprimere soltanto secondo i dettami del realismo socialista. Władysław Strzemiński invece era un visionario, un artista che vedeva nell’arte di avanguardia “l’arte del futuro”, un’arte in grado di rappresentare l’uomo nuovo. Ma al regime non andava giù, e allora iniziò a perseguitarlo.

 

 

Per Strzemiński, l’arte non doveva limitarsi alla produzione di oggetti estetici ma concorrere attraverso la sperimentazione a modelli compositivi “puri”, utili ad ispirare soluzioni da applicare all’architettura, all’industria, all’organizzazione sociale. L’arte dei coniugi Strzemiński però non era tesa a realizzare un modello artistico da applicare alla realtà, bensì modelli sperimentali da adeguare alla realtà in continua trasformazione, superando la realtà stessa proprio con l’atto della sperimentazione. La rottura con il regime era inevitabile…

[Fonte: Sguardo ad est]

 

 

Sopra: Synthetic Composition I, 1923

 

 

Sopra: Still life, 1926

 

Bibliografia
Avanguardia polacca: arte e cultura in Polonia tra il 1914 e il 1952 / a cura di Anna Jagiello. - Macerata : Quodlibet, 2020
Arte amore e odio:  Katarzyna Kobro, Wladyslaw Strzeminski e l'avanguardia polacca / Nika Strzemińska ; a cura di Alina Kalczyńska e Pietro Marchesani ; traduzione di Pietro Marchesani. - Milano : Scheiwiller, 1995


Per saperne di più sulle avanguardie artistiche del '900 e sul rapporto tra arte e dittature in biblioteca trovi

L'arte sotto le dittature / di Mario De Micheli

Le avanguardie artistiche del Novecento / di Mario De Micheli

 

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