Violenza di genere

Dati e percezione a confronto

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Ultimo aggiornamento: 22/08/2022
Le Biblioteche di Mira e Oriago con l'aiuto delle volontarie di Servizio Civile Nazionale si sono prefisse l'obbiettivo di sottoporre a Fact Checking alcuni argomenti di cronaca odierna tra i quali quello della violenza sulle donne. La scelta di tale obbiettivo si pone in linea  con il  nuovo ruolo che si propongono di ricoprire  le biblioteche, cioè quello di educare al pensiero critico il lettore il quale, sempre più di frequente, prende come vere notizie spesso visibilmente fasulle. Le volontarie si sono chieste: qual è la percezione del fenomeno? Quanto si sa realmente dei reati di femminicidio, stalking e violenza sessuale? Come viene veicolata l’informazione dai media e dalla rete?  
Per prima cosa abbiamo reperito le Fonti Ufficiali; ci siamo rivolte a documenti prodotti  da Istat, Euro-Istat, Ministero dell’Interno, Save the Children, che si riferivano agli studi condotti tra il 2011 e il 2017; da questi abbiamo tratto i dati statistici che abbiamo rielaborato in modo più semplice ed intuitivo, avvalendoci spesso di strumenti grafici. Prima di condividere nel sito Miracubì l’elaborato prodotto, proprio per meglio comprendere quale fosse la reale percezione dei fenomeni di violenza di genere da parte della popolazione, abbiamo deciso di proporre un questionario anonimo da noi elaborato. Lo studio servirà a comprendere se l’opinione maturata attraverso l’esposizione alle notizie riportate dai media sia distante o vicina alla realtà dei dati. Si è deciso di sottoporre il questionario prima di pubblicare la pagina dedicata alla violenza di genere sul sito della biblioteca in modo che gli intervistati non fossero influenzati in alcun modo nel rispondere alle domande. 
Da quello che abbiamo potuto evincere dallo spoglio dei dati inerenti al questionario è sostanziale il pessimismo nei confronti degli atti di violenza compiuti in Italia contro le donne ma, allo stesso tempo, si registra una notevole sottovalutazione della portata del dato reale. Per meglio spiegarci: sulle 261 persone che hanno aderito all'iniziativa, rispettivamente il 37,9% e il 40,2% degli intervistati, pone l’Italia tra i primi 5-10 Paesi Europei per numero di Omicidii volontari di donne, facendo emergere come sia largamente diffusa la sensazione che in Italia (forse per la risonanza che questi hanno nei mezzi televisivi) sia un paese “pericoloso per le donne”, tuttavia, il nostro Paese si colloca solo al ventesimo posto, surclassato dai Paesi dell’Est-Europeo e dalla Francia, che si attesta ben al quarto posto. Inoltre, prevale la sensazione che i cosiddetti femminicidi  siano in netto aumento nel nostro paese, quando invece il dato risulta uguale rispetto al passato, se non in diminuzione. Se nella vasta percentuale dei casi, 92,6%, è chiaro chi siano i principali responsabili degli omicidi, ovvero i partner o gli ex-partner; più confusione si riscontra rispetto all'età delle vittime. Circa il 98% degli intervistati colloca la maggioranza di esse nella fascia 25-54 anni, ma in realtà, forse anche con una certa sorpresa, secondo i dati elaborati dall'Arma dei Carabinieri, le vittime che raggiungono le quote maggiori hanno più di 64 anni.
Come per i dati precedenti, anche nel caso dello stalking, (femminile e maschile), delle denunce per maltrattamenti in famiglia, del numero di minori testimoni diretti o indiretti di maltrattamenti famigliari, delle donne vittima di violenza sessuale, molestie o ricatti, si assiste ad una netta sottovalutazione del fenomeno. A prestarsi all'iniziativa sono state nel 75% dei casi donne (195) e nel 25% uomini (65). La partecipazione maggiore all'iniziativa è venuta dalle fasce più giovani (specialmente dai 18-30 anni, pari al 41,9%), sia femminili che maschili; una certa riottosità si è riscontrata da parte degli uomini con più di 60 anni. 
L’88% delle persone dichiara di essere a conoscenza dello sportello che il Comune di Mira fornisce a sostegno delle vittime di violenza, alcuni però hanno dichiarato (aggiungendo un commento a penna quando possibile) di non essere in grado di rispondere oppure hanno dato una risposta negativa.
 
 
Di seguito è possibile leggere o scaricare la versione pdf del lavoro di Fact Checking sulla violenza sulle donne e i relativi dati ufficiali.
 
 
 
 

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