Il Necronomicon è uno
pseudobiblion, cioè un libro inesistente ma citato come vero da altri testi.
Si tratta, in effetti, di un'articolata invenzione dello scrittore statunitense dell'horror Howard Phillips Lovecraft (1890 - 1937), che lo creò ad arte per poterlo inserire nei suoi racconti.
Lo scrittore non si limitò a descriverne aspetto e contenuti, ma inserì il suo pseudo-libro in un contesto storico, geografico e metafisico. Un intero universo fatto di riti mistici, personaggi assurdi e vicende a metà tra il reale e il fantastico. Come il poeta-mago Abdul Alhazred, il personaggio immaginario a cui Lovecraft attribuisce la scrittura della prima versione del Necronomicon, intitolata "Al Azif".
Abbiamo cercato di riassumere qui i vari passaggi di questa articolata invenzione.
Scritto a Damasco intorno all'anno 730, il Necronomicon sarebbe un testo di magia nera che introduce al mondo dei morti, e descrive la storia, le formule e i rituali da svolgere per evocare i Grandi Antichi.
Questi ultimi sarebbero creature extraterrestri semidivine probabilmente ispirate alle divinità mesopotamiche, dalle dimensioni colossali, provenienti da differenti spazi dimensionali e fatti di materia sconosciuta. Vivrebbero segregati in un esilio infernale a causa del loro spropositato uso della magia nera.

(immagini fonte: Wikicommons)
Il sigillo del loro esilio è dato dalla sovrapposizione dei tre simboli Arra, Agga e Bandar dei quali uso e significato si può trovare lunga descrizione nel libro.
Per quanto riguarda il titolo, Lovecraft ha preso la parola "Azif" perché è un antico termine arabo che descrive quel brusio causato dagli insetti durante la notte, che la cultura popolare identifica invece come il linguaggio dei demoni.
Il titolo "Necronomicon" arriva dopo nella storia, più precisamente dalla traduzione che sarebbe stata effettuata due secoli più tardi dal filosofo greco Teodoro Fileta: Lovecraft attribuì a questo nuovo personaggio l'invenzione del termine, che deriverebbe dalla fusione di "nekros" (cadavere, morto), "nomos" (usanza, consuetudine, legge) ed "eikon" (immagine, figura), a significare la "descrizione delle leggi dei morti".
In realtà, questo titolo gli sarebbe semplicemente compraso in sogno.
A rendere il tutto più inquietante è la particolare descrizione che Lovecraft dà di questo fantomatico manoscritto.
Originariamente scritto col sangue e rilegato in pelle umana presa da persone assassinate durante rituali di magia nera, il libro è diviso in sette sezioni:
- Libro dei Nomi Perduti, che racconta il viaggio intrapreso da Alhazred alla scoperta dei segreti dei Grandi Antichi;
- Libro degli Antichi, che spiega chi sono e da dove vengono;
- Libro dei Luoghi, che descrive luoghi mitici;
- Libro delle Evocazioni, per evocare gli Antichi e altre "presenze";
- Libro dei Materiali, con l'elenco di ciò che serve per i rituali;
- Libro dei Segni, che spiega la lingua in cui effettuare le evocazioni;
- Libro dei Rituali, a spiegare i segreti dell'arte evocativa.
Lo stesso Alhazred sconsiglia la lettura del testo, perché porterebbe alla pazzia: "La notte s'apre sull'orlo dell'abisso. Le porte dell'inferno sono chiuse: a tuo rischio le tenti. Al tuo richiamo si desterà qualcosa per risponderti. Questo regalo lascio all'umanità: ecco le chiavi. Cerca le serrature; sii soddisfatto. Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred: per primo io le ho trovate: e sono pazzo." (dalla prefazione del Necronomicon)
Il testo avrebbe avuto larga diffusione clandestina tra i cultori della magia nera, grazie alle traduzioni in latino e tedesco, salvo poi essere stato messo al bando da tutti i capi religiosi del mondo (compreso papa Gregorio IX) che ordinarono la distruzione di tutte le copie.
Ovviamente alcune copie si salvarono: nella letteratura è citata anche la lista di biblioteche che attualmente ne possiederebbero una (tra cui anche la Bibliothéque Nationale di Parigi).
Molto ben caratterizzato è anche Abdul Alhazred.
Personaggio ispirato all'alchimista arabo autore del Picatrix, il nome del mago e poeta è fasullo e deriva da un gioco di parole della lingua inglese a imitazione di quella araba.
Alhazred deriva dall'inglese "all has read" ("ha letto tutto"), soprannome dato a Lovecraft stesso da piccolo in quanto vorace lettore.
Questo scrittore immaginario viene spesso citato anche in altre opere di letteratura grazie al suo distico inestricabile:
"Non è morto ciò che può attendere in eterno,
e col volgere di strani eoni anche la morte può morire."
Chiamato con l'appellativo "Arabo Pazzo" a causa della follia che compromise la sua mente dopo il viaggio che intraprese alla scoperta dei segreti sulla morte e sui Grandi Antichi, si narra che scomparve in circostanze misteriose circa 8 anni dopo la scrittura del libro: sarebbe stato divorato da creature invisibili davanti a spettatori che non poterono fare nulla per salvarlo.
Nel tempo, i fan di Lovecraft cominciarono a sospettare che questo invero libro esistesse: queste voci ebbero una diffusione così ampia da costringere Lovecraft a delle pubbliche spiegazioni.
Tutta questa storia cominciò poi ad entrare anche nel mondo reale negli anni '40, quando a New York un antiquario mise un riferimento al Necronomicon (con relativa descrizione) nel suo catalogo.
Circa vent'anni dopo, lo scrittore Lyon Sprague De Camp, al ritorno da un viaggio in Oriente affermò di aver trovato uno strano libro che, dopo esame da parte di esperti, si rivelò essere un falso ma lo scrittore lo fece comunque passare per il Necronomicon.
Un altro scrittore, Colin Wilson, negli anni '70 affermò invece che Lovecraft mentiva quando diceva che il Necronomicon non esiste, per coprire il legame del padre con la Massoneria.
Attualmente, il Necronomicon e i personaggi in esso contenuti sono ancora largamente citati nel mondo della letteratura, del fumetto, del cinema, della musica e del videogioco, arricchendo di volta in volta il mondo dei Grandi Antichi di nuovi dettagli e personaggi.
E, naturalmente, da tutti gli appassionati del mistero, della magia e dell'occulto.
Molte persone sono tutt'ora scettiche sulle spiegazioni date da Lovecraft e sono convinte della sua reale esistenza.
Nel corso degli anni, molti fan hanno tentato di riprodurre delle copie di questo libro e degli amuleti e formule in esso contenuti in base alle descrizioni presentate nei racconti (come quello nell'immagine in alto a sinistra), creando addirittura false traduzioni facilmente rintracciabili nel web.
Per la pagina su Abdul Alhazred di Wikipedia,
clicca qui.
Per conoscere i Grandi Antichi come li inventò Lovecraft, e come vennero in seguito caratterizzati da altri,
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Per leggere una delle riproduzioni in italiano del Necronomicon,
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Per la scheda (in inglese) dell'
Internet Movie Database sul film "Necronomicon" del 1993,
clicca qui.
Per vedere la scansione del manoscritto di Lovecraft di "History of the Necronomicon", posseduto dalla Brown University Library,
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Per saperne di più su Howard Phillips Lovecraft e per leggere i suoi racconti in lingua originale dal sito interamente a lui dedicato,
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