"Quando qualcuno scriverà la storia degli errori umani ne troverà pochi più gravi di quello commesso dalla scienza nei confronti di Semmelweis."
(Ferdinand von Hebra)

Ignác Fülöp Semmelweis (Buda, 1 luglio 1818 – Döbling, 13 agosto 1865) è stato un medico ungherese che ha dato un contributo fondamentale allo studio delle trasmissioni batteriche, specialmente nella prevenzione della febbre puerperale.
Nel 1846 diviene dottore in Chirurgia ed Ostetricia e lavora presso l'
Ospedale generale di Vienna inaugurato nel 1784 dall'imperatore Giuseppe II. All'epoca la febbre puerperale decimava le donne ricoverate negli ospedali, non solo a Vienna, ma in tutta Europa. Le cause venivano attribuite alle più fantasiose ipotesi: da malsani fluidi uterini a misteriosi gas velenosi presenti nell'aria.
Semmelweis si dedicò intensamente a cercare di capire il perché di queste morti così frequenti. Il fatto che più lo disorientava era che in un padiglione del medesimo ospedale viennese, gestito non da medici ma esclusivamente da ostetriche, la mortalità per febbre puerperale era dieci volte più bassa.
In seguito alla morte di un collega, deceduto poco tempo dopo essersi ferito durante un'autopsia praticata sul cadavere di una donna morta di febbre pueperale, Semmelweis formulò un'ipotesi rivoluzionaria: la febbre puerperale è una malattia che si trasferisce da un cadavere al corpo della partoriente a causa del fatto che i medici in reparto praticano autopsie sulle decedute e poco dopo vengono a contatto con le partorienti che visitano in corsia. Per dimostrare un'ipotesi così ardita per l'epoca, il giovane dottor Semmelweis impose ai medici di lavarsi le mani con una soluzione di cloruro di calce, e dispose che le lenzuola sporche fossero sostituite con altre pulite. La diminuzione di mortalità gli diede immediatamente ragione.
Nel 1846, su circa 4.000 puerpere ricoverate ne erano morte 459 (pari all'11%) per febbre puerperale. L'anno successivo, dopo l'introduzione delle nuove disposizioni di Semmelweis,
su 3.490 pazienti ne morirono 176 (pari al 5%) e l'anno successivo la
percentuale si ridusse a circa l'1%.
Un simile risultato, che avrebbe dovuto suscitare interesse e curiosità all'interno della comunità medica, attirò invece gelosia, invidia e risentimento nei confronti del medico ungherese. Il direttore dell'ospedale trovava irritanti le iniziative di Semmelweis, disprezzato anche in quanto nazionalista ungherese. Il mondo medico che circondava Semmelweis osteggiò la sua scoperta perché rifiutava di ammettere che i medici stessi fossero degli "untori". Il medico ungherese fu perciò allontanato dall'ospedale e le morti tornarono ad essere numerose.
Tornato in Ungheria applicò le stesse disposizioni all'ospedale di San Rocco a Pest, ottenendo anche lì un abbassamento delle morti per febbre puerperale. Nonostante quest'altra riprova della sua teoria, la comunità scientifica dell'epoca si scagliò contro Semmelweis, il quale finì per essere ricoverato in manicomio, dove morì nel 1865.
Dovranno passare quarant'anni prima che la scoperta di Semmelweis sia accettata e applicata in modo generalizzato, grazie alla dimostrazione della contaminazione batterica fatta da Pasteur nel 1864.