Chi non ha mai visto una sveglia o un orologio con le lancette e le ore fosforescenti? Oggetti di uso comune, un tempo, nelle case, diffusi dappertutto.
Eppure pochi sanno che quella luminescenza era possibile grazie ad una sostanza radioattiva e molto pericolosa.

L'utilizzo del radio per rendere luminose al buio le sveglie e gli orologi si diffuse ampiamente nei primi anni del ventesimo secolo, quando fu utilizzato su larga scala da orologiai e fabbricanti di quadranti sotto forma di una vernice luminosa composta da radio, fosforo del solfuro di zinco e altri oligoelementi. Quella mistura permise di risolvere il problema della luminosità in un orologio ed ebbe un notevole impulso dalla necessità di rendere visibili al buio gli orologi dei soldati durante la prima guerra mondiale.
Centinaia di donne vennero assunte nelle fabbriche per applicare, con piccoli pennelli, quella magica vernice luminosa. Le mani piccole e la precisione nei dettagli di queste donne erano caratteristiche perfette per questo tipo di lavoro. Peccato che nessuno si fosse reso conto della pericolosità della sostanza, utilizzata senza nessuna precauzione.
Queste donne vennero soprannominate "ragazze fantasma": la polvere del radio restava attaccata ai vestiti, ai capelli, alle mani, dando loro un'aura luminosa surreale.
Spesso, poi, la sostanza avanzata venne utilizzata per laccare le unghie. Un bell'effetto, avere le unghie luminose al buio.


Il radio fu scoperto nel 1898 da Marie Curie e suo marito Pierre, battezzato ufficialmente radium nel 1899. Una sostanza radioattiva, con un tempo di dimezzamento di 1600 anni, che emette una luce intensa. Dopo la
sua scoperta da parte di Marie Curie, il radio conobbe un grande successo. Vennero commercializzati cosmetici e oggetti di uso quotidiano come stoviglie, vestiti e persino preservativi contenenti radio. La sostanza venne aggiunta anche al cibo, in quanto si pensava possedesse poteri curativi e rivitalizzanti.
All'epoca non erano note le conseguenze pericolose, talvolta mortali delle emissioni radioattive.
Le pittrici di quadranti americane, chiamate Radium Girls, molte delle quali si ammalarono di cancro, furono le prime a sollevare il problema del pericolo del radio.
Nel 1927 Grace Fryer e un gruppo di altre donne misero in luce le conseguenze delle radiazioni e chiesero un risarcimento alla United States Radium Corporation, uno dei principali datori di lavoro di pittori di quadranti negli Stati Uniti.
La storia di queste donne è stata racconta nel film Netflix "Radium girls" (2018)
Il lato positivo fu che quella controversia aprì la strada a una maggiore protezione legale dei lavoratori negli USA e a un ulteriore inasprimento delle norme di sicurezza industriale.
Da quel momento in poi chi dipingeva utilizzando vernici a base di radio fu tenuto a seguire rigidi protocolli di sicurezza e a dotarsi di dispositivi di protezione. Soprattutto fu vietato di leccare i pennelli. Una volta che la verniciatura dei quadranti al radio fu considerata una procedura sicura, la produzione riprese. Il radio è stato utilizzato negli orologi sino alla fine degli anni Sessanta.
Negli anni Sessanta la quantità di radio utilizzata nei quadranti degli orologi era circa un centesimo di quella utilizzata all’inizio del Novecento; nel 1968 fu vietato del tutto.
Per saperne di più
La ragazze del radio su Wikipedia
Le donne che rendevano luminescenti orologi e sveglie - Articolo su Swissinfo