Zorro, di Isabel Allende

L'inizio della leggenda

Creato da:
Alice
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 21/11/2023

Diego de la Vega è un bambino nato in Alta California, dal matrimonio di un proprietario terriero locale Alejandro de la Vega e una donna “guerriera” india Toypurnia, che prima di innamorarsi del marito combatteva contro i conquistatori per difendere i diritti del suo popolo. Il piccolo cresce con il senso dell’onore del padre e con la volontà di difendere gli oppressi della madre. Le sue avventure meravigliose hanno sempre un compagno: l’amico Bernardo, figlio della balia che li ha allattati entrambi. All’età di sedici anni, viene spedito dal padre in Spagna per completare il suo percorso di studi. In Spagna Diego viene a contatto con le idee dell’Illuminismo europeo e prende lezioni di scherma da Manuel Escalante che si rivelerà un membro del gruppo massonico "La Justicia". Diego si unisce al gruppo con il “nome di battaglia” di Zorro, che in lingua spagnola significa volpe. Il ragazzo, in Spagna, è ospite del ricco Tomás de Romeu  e delle sue due figlie, che in seguito alla carcerazione del padre seguiranno Diego in America. A questo punto inizia la vera storia di Zorro, ci saranno mille avventure, amori corrisposti o non, duelli all'ultimo sangue e la resa dei conti finale con il suo acerrimo nemico Rafael Moncada.



Nel 2003 Allende comincia a scrivere il romanzo. L’idea le nasce da un discorso con degli amici, i quali affermano che il personaggio di Zorro, ormai famoso nell’immaginario mondiale, non ha un vero e proprio inizio ma lo si trova già adulto e impegnato nelle varie battaglie per difendere i poveri. L'Allende, scrupolosa scrittrice e come dice lei stessa agli amici “una vera scrittrice”, comincia a documentarsi sul periodo storico: era il momento delle guerre napoleoniche in Europa, dei pirati nei Caraibi, delle guerre d'indipendenza in America Latina, degli incredibili viaggi in nave attraverso l'Atlantico e il Pacifico. Insomma alla scrittrice comincia veramente a piacere l’idea di scrivere un romanzo su questo personaggio, poi il resto viene da sé. Si deve specificare che nel romanzo ci sono varie tipologie di personaggi: quelli tradizionali come lo stesso Zorro, quelli originali come Civetta Bianca, la nonna materna di Don Diego e personaggi realmente esistiti come George Sand, una famosa romanziera francese che appare come una giovane fanciulla che si innamora di Diego.
Zorro è appassionante come un romanzo di cappa e di spada ottocentesco, coinvolgente come un romanzo d'azione, intrigante come una storia d'amore, è un libro piacevole, che propone anche riferimenti alla politica attuale e presenta una lunga serie di elementi magici, sentimentali e femminili che lo riconducono alle tipiche atmosfere dei romanzi dell'Allende.

 

 

Consigliato da
Alice
Zorro-L’inizio della leggenda è un piacevole ricordo della mia infanzia. Non so precisamente in che anno lo lessi, ricordo però che mia zia, appassionata lettrice dell’Allende, mi disse: “leggilo non te ne pentirai”. Non mi ero mai approcciata ad una lettura della scrittrice, quindi non sapevo bene cosa aspettarmi, però devo dire che già il fatto fosse un libro storico era un punto a suo vantaggio. Amo follemente i romanzi storici, sono molto selettiva però, a mio parere esistono romanzi storici e "romanzi storici". Comprendo benissimo che il romanzo sia un’opera di finzione per definizione, ma penso anche che nel momento in cui ti vai ad approcciare alla scrittura di un romanzo storico, tu debba avere delle basi di conoscenza dell’epoca in cui vuoi ambientare il libro. Isabel Allende fà tutto ciò: si documenta prima di creare il contesto storico e culturale, che in seguito faranno di Zorro il personaggio che tutti noi conosciamo. Il romanzo è diviso in sei parti, dove Diego si confronta e cresce in vari anni e luoghi ben definiti. Nulla è lasciato al caso, non è casuale neanche la scelta di mandarlo in Spagna dove conoscerà le idee dell’Illuminismo europeo e la scherma. Ricordo che lo lessi in tempi brevissimi, quasi non riuscivo a staccarmene, la scrittura dell’Allende mi rapiva e non voleva mollarmi. La parte storica ovviamente passa in secondo piano quando seguiamo Diego nelle sue mille avventure in California. Ricordo che quasi ho odiato il personaggio di Rafael Moncada. Come disse mia zia, la lettura mi lasciò senza parole, lessi un romanzo storico ben strutturato e con avventure fantastiche, senza cadere nel banale. Per questo motivo, credo dopo quasi 20 anni, lo consiglio.
To top

Ricerca

Visualizza

Eventi / Avvisi

Bibliografie

Percorsi tematici

Ricerca semplice

Visualizza

Ricerca per area

Visualizza

Ricerca strutturata

Visualizza