<<Viola hai mai sentito parlare di stereotipo?>>
<<Si>> dice Viola. <<Mi pare che è un dinosauro, vero?>>
<<No, non è un dinosauro. Anche se, in un certo senso…>>
<<E cos’è?>>
<<E’ una parola che viene dalla tipografia, significa ‘immagine rigida’. Riferita alle persone, è come se ci fosse qualcuno che decide che c’è un recinto, una scatola dalla quale non puoi mai uscire>>.
<<Come un prigione?>>
<<Si, una specie di gabbia. Tutti noi ne abbiamo almeno una>>.
<<E chi ci mette dentro?>>
<<Ce la costruiscono attorno gli altri , a volte invece la facciamo noi stessi. Il fatto è che sono gabbie che non si vedono, per questo non ci rendiamo conto di esserne prigionieri>>.
<<Papà, mi sa che non capisco tanto>>. p. 78
Un papà e la sua bambina, una giornata come le altre, fatta delle piccole cose di tutti i giorni: commissioni, un gelato assieme, giochi e incontri; momenti semplici e speciali accompagnati da un dialogo molto significativo fra i due. Viola è molto curiosa, pone tante domande al suo papà e lui cerca di rispondere meglio che può, con esempi e metafore. Il file rouge che accompagna il loro scambio è centrato sullo stereotipo fra maschi e femmine, intrecciato ai significati dei colori blu e rosa, arricchito con aneddoti storici, esempi di vita familiare, e pillole di saggezza.
<<Il blu e il rosa sono due scatole. Vero?>>
<<Esatto. Ma il Blu e il Rosa sono solo il coperchio della scatola, dentro ci sono un sacco di altre cose>>. p. 87
Un libro estremamente poetico e di illuminante intelligenza, una lettura adatta proprio a tutti, ricca di spunti di riflessione e significati importanti.