In questi giorni la nostra attenzione è tutta rivolta a quello che sta accadendo in Ucraina ed è difficile scorrere le immagini che vediamo sui giornali e non ricordare gli eventi bellici del secolo scorso insieme alle gravi conseguenze. Questo romanzo, profondamente evocativo, ci riporta alla questione triestina tra Italia e Jugoslavia per il possesso della città durante il dopoguerra. Attraverso la scrittura ricca e scorrevole dell’autrice si respira l’aria di una città di mare, caratterizzata da un grande viavai di gente da tutto il mondo, lo scambio culturale e linguistico di un’epoca, e la fervida attesa di conoscere il destino di un paese conteso e già profondamente segnato da una guerra appena terminata. Inoltre, attraverso questa libro è possibile rivivere la storia straordinaria, realmente accaduta, del pinguino Marco: giunto a Trieste dal Polo Sud nel 1953 a bordo della motonave “Europa”, divenne il simbolo della città e visse nell’acquario triestino fino all’età di 32 anni, un autentico record per questa specie.