Marta, neolaureata con lode e bacio accademico e una pubblicazione della tesi in filosofia teoretica, si trasferisce dalla Sicilia a Roma con l’obiettivo di trovare lavoro nel campo dell’editoria. Non sempre, però, le cose vanno come si vuole. Marta, pur essendo neolaureata, si vede chiudere le porte da qualsiasi persona all’interno di quel mondo. L’unico lavoro che riesce ad ottenere è come baby-sitter presso la sbandata e fragile ragazza madre Sonia. La giovane la introduce nel mondo del call center della Multiple, azienda specializzata nella vendita di un apparecchio di depurazione dell'acqua apparentemente miracoloso. La ventiquattrenne scopre subito una sorta di mondo “alieno” dove la multinazionale, con sms motivazionali e coreografie di gruppo per "iniziare bene la giornata", sembra un mondo idilliaco e perfetto dove il lavoratore ha tutte le carte in regola ed è trattato con tutti gli oneri, invece è pronta ad eliminarlo quando non è più necessario. Virzì, attraverso gli occhi di Marta, esplora il mondo del precariato con uno spirito comico e amaro che da sempre lo contraddistingue. Il film ha ottenuto 7 candidature e vinto 2 Nastri d'Argento, oltre a 4 candidature a David di Donatello. Inoltre, è liberamente ispirato al romanzo di Michela Murgia Il mondo deve sapere.