"Tolkien" racconta la prima parte della vita dell'autore in un arco temporale compreso tra il 1900 e il 1920 (anno in cui terminò il servizio nell'esercito inglese). Orfano e scampato alla Guerra Mondiale, il giovane ripercorre in trincea la sua vita: la giovinezza, il suo primo amore, il gruppo di fidati amici. Con la tecnica dei flashback, lo spettatore è proiettato nei momenti più belli della sua vita, mettendoli in contrapposizione con le immagini brutali della guerra, le quali vengono quasi elaborate come racconti dei suoi futuri romanzi. Per cui, agli occhi di Tolkien l'orrore della guerra sembrerà ad esempio il fuoco rosso di Mordor. Lontano è ancora quella figura di autore che darà vita alle opere di "Lo Hobbit" o "Il Signore degli Anelli". La sua giovinezza è caratterizzata dall'intelligenza che il ragazzo dimostra di avere, il suo senso della lealtà, dell'amicizia, dell'amore, la sua passione per i miti nordici. Il regista spinge lo spettatore a credere che gran parte di quello che ha vissuto l'autore abbia ispirato i romanzi successivi.
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