Maria Grazia e Ulisse. York e Argo. Istria ed Itaca. Due persone, due terre e due cani uniti dalla stesso fattore comune: la separazione. Maria Grazia come Ulisse deve abbandonare la sua terra natale e il suo cane. Con una scrittura limpida e concentrata, l’autrice spinge il lettore in un romanzo a sfondo autobiografico dove le immagini si incidono a fondo nella memoria del lettore stesso. Si percepisce la preoccupazione di una bambina nell’Istria durante e dopo la Seconda guerra mondiale sulla propria sorte e su quella del proprio cane, ma nonostante questo è York il vero protagonista, più che lo struggimento della sua perdita nel cuore dell’autrice. Il paragone appunto con l’Argo omerico, simbolo per eccellenza di fedeltà e attesa, simboleggia che la dedizione di un cane va oltre gli avvenimenti, lo spazio e il tempo.
/ Maria Grazia Ciani
Una donna ricorda, e un passato doloroso rimasto a lungo sepolto nella memoria riemerge a sprazzi. ...