La prima volta che Caroline se ne accorse era una bambina, era solita ad accompagnare la nonna al cimitero a trovare il nonno e ad un certo punto le sembrò di sentire un soffio, una carezza e che il bambino sulla foto della lapide accanto stesse comunicando proprio con lei. Crescendo, dopo la separazione dei genitori e il trasferimento nella nuova casa, le visioni e gli incubi notturni non fecero che intensificarsi. Neanche da ragazzina, ormai tredicenne, nonostante l’aiuto di una psicologa, sparirono mai del tutto, finché non ebbe la prova che non era lei ad avere qualcosa che non andasse ma che il suo era un dono e c’erano dei reali motivi per cui queste creature cercavano di mettersi in contatto con lei dall’oltretomba. Successe nella nuova cittadina di Lizville, dove si trasferirono nuovamente, che le voci strazianti di tre ragazze scomparse in passato la fecero decidere di affrontare la situazione, di indagare e fare giustizia.
L’autrice riesce a tessere con delicatezza e leggerezza una storia che addensa tanti elementi, come il tema della separazione, le amicizie o i cambiamenti; l’uso dei capitoli brevi invitano il lettore a scorrere velocemente le pagine restando con il fiato sospeso. Colpisce la protagonista che non si arrende alla paura, ma si dimostra audace, intelligente e coraggiosa, capace di rielaborare con lucidità quello che le accade e pianificare delle strategie.
Insomma per gli amanti dei romanzi con al centro delitti, investigazioni, misteri e avventure, un altro titolo da non perdere della collana NeroInchiostro di Pelledoca.