Sempre pronti, di Vera Brosgol

Vera, di origini russe, vive negli Stati Uniti con la sua mamma e i suoi due fratellini. I suoi genitori sono divorziati e del padre non si hanno notizie. La sua mamma è sempre indaffarata per mandare avanti la famiglia e per cercare di trovare un lavoro adeguato. Vera è una ragazzina timida, sempre un po’ impacciata, che non sa mai come approcciarsi con gli altri. Cerca di fare colpo sulle compagne di classe organizzando nei minimi dettagli la sua festa di compleanno, ma anche questo tentativo fallisce. Tutti i ragazzini che conosce in estate scelgono di trascorrere le vacanze in qualche campeggio a tema, così, quando viene a conoscenza del campo per bambini organizzato dalla comunità della chiesa russa, convince la mamma ad iscrivere sia lei che il fratello. Non vede l’ora di partire per la nuova avventura e si da subito un gran da fare nella preparazione dei bagagli. Le sue aspettative però saranno nuovamente deluse, le compagne di campeggio sono più grandi di lei e si conoscono già. I suoi goffi tentativi di essere accettata non faranno che peggiorare le cose.
Questo fumetto è autobiografico. Alcuni personaggi e fatti sono inventati ma la storia è ispirata ai ricordi dell’autrice. I racconti famigliari, la rilettura delle vecchie lettere inviate alla madre, le fotografie e la visita dei luoghi le hanno permesso di ricostruire l’esperienza vissuta e il vortice di emozioni che si è trovata ad affrontare. 
Perfido, veritiero e ironico ci trasporta in quel periodo dell’adolescenza nel quale i momenti di esclusione e solitudine a volte portano alla disperazione, le amicizie e l’accettazione nel gruppo sembrano fondamentali per la sopravvivenza e per superare le sfide quotidiane. Le vignette monocromatiche in nero e verde sono davvero espressive e avvincenti.
Vera ricorda per molti aspetti Anya, la protagonista del romanzo d’esordio dell’autrice, anche lei di origini russe, alle prese con un fratello più piccolo un po’ rompiscatole; un fumetto che intreccia le vicissitudini quotidiane adolescenziali alla ghost story.