Cleia è la protagonista di questo romanzo, una bambina dai capelli rosso fuoco, che all’inizio di questa storia viene lasciata dai genitori alla zia Elena senza alcuna spiegazione. Lei cercherà di raggiungerli scappando dalla casa e rincorrendoli fino al porto, ma niente da fare. Il suo cuore si spezza improvvisamente, tutto il suo mondo sembra svanito nel nulla. Si troverà costretta a sottostare alle rigide regole della zia, a vivere in una grande dimora con una servitù che non le toglie gli occhi di dosso, a rinunciare alla sua casa, ai suoi affetti, alla scuola. Ma con la partenza dei suoi genitori succede anche un piccolo incidente che diventerà il filo conduttore di tutta la storia, e la spingerà alla disperata ricerca della perla mancante con la speranza di ricostruire ciò che è andato spezzato, che sembra perduto. Un romanzo breve, ambientato nella Genova dei primi anni del Novecento, che racchiude una storia che sa di avventura, mistero, imprevisti. Con una protagonista determinata e pronta a rischiare ogni cosa senza arrendersi neanche davanti all’abbandono pur di recuperare ciò che ha perduto.
"Mi siedo sulla finestra, guardo giù, il salto non è eccessivo, ma sufficiente a farmi rompere una gamba. Vedo le mie ginocchia piene di lividi e ripenso alle parole di mamma: Un bambino felice non ha mai delle belle ginocchia. Grazie, mamma. Salto." p. 65