Sfogliando le pagine di questo libro si ha la sensazione di sentire il fruscio delle foglie mosse dal vento, gli odori del bosco e i profumi dei frutti degli alberi. Fra le prime pagine troviamo ad esempio il racconto dell’ulivo (l’Olea europaea), e delle sue antiche origini legate alla Grecia antica, narrate attraverso il mito della Dea Atena e del Dio Poseidone.
.jpg)
“Gli ulivi si lasciano scolpire dal tempo.”
“Come se pensassero ad alta voce, gli ulivi raccontano sempre storie.”
E poi segue il Fico (Ficus carica), il Pino (Pinus pinaster) o il Limone (Citrus limon). E ancora il Salice (Salix babylonica), la Betulla bianca (Betulla Pendula) e tanti altri alberi accompagnati da citazioni o poesie, che ne enfatizzano caratteristiche, dettagli e proprietà. Ognuno di loro dipinto nelle varie stagioni come il faggio d’inverno, senza foglie, attraversato da fiocchi di neve. Il larice in autunno, il legno per eccellenza su cui poggia la città di Venezia, con tutte le sfumature dell’arancio, del marrone e del rosso come fiamme dorate. Il grande abete rosso, scelto per tradizione come albero di Natale, ma anche come legno prezioso per la costruzione del famoso violino Stradivari. Il volume è arricchito da tanti schizzi che rappresentano gli alberi in tutta la loro maestosità, lungo i campi, vicino ai palazzi in città, attraverso scorci dalla finestra di una stanza o specchiati in una pozzanghera. E poi i fiori, dai quali nascono i preziosi frutti, ricchi di semi, che il vento trasporterà qua e là per far nascere nuovi germogli.
Un libro dal grande formato, che raccoglie raffinate immagini, accompagnate da nozioni botaniche, descrizioni scientifiche e versi poetici. Le tecniche dei due illustratori si alternano, offrendo chiaroscuri ricchi di minuziosi dettagli, a carboncino o realizzati con la punta sottile di una matita; tratti stilizzati che descrivono le linee ondulate dei rami che si innalzano fino a toccare il cielo. Con vari focus sulle radici, sulle foglie e a volte anche sulle drastiche potature. Il bianco e nero lascia spazio alle tavole a tutta pagina, realizzate a pastello, dove si stagliano colori densi e vivaci di paesaggi noti, tramonti da lasciare senza fiato, ma anche notturni monocromatici dove le punte degli alberi come “draghi neri con occhi di luce” ci guidano attraverso il buio fitto.

Un libro delicato, estremamente poetico, che ha la capacità di smuovere la profondità degli animi, di lasciarci senza fiato e di farci vivere un viaggio senza tempo, attraverso l'infinita e ineguagliabile bellezza della natura a cui fa omaggio.
“Dentro il bosco che medita sui verdi
chiusi dall’ombra e porta in alto i rami,
in quel tessere fitto di richiami,
di silenzi improvvisi, dove perdi
memoria incamminato nell’ascolto,
vedere è solo credere ai tuoi occhi.”
Alfonso Gatto
Il sito dell'autrice Pia Valentinis.