E’ quasi impossibile racchiudere in poche righe il significato profondo che può lasciare in un lettore un libro come questo. Non mi soffermerò sulla forma o sul linguaggio magistrali, ne sulla trama tanto ben costruita che richiede certamente talento indiscusso e di cui si è parlato già molto in questi anni durante i quali questo libro continua a stare sulla cresta dell’onda. Ma piuttosto sul finale, che molto coraggiosamente ci mostra le possibili conseguenze in merito al problema del suicidio adolescenziale. Non è facile trattare temi così forti e avere la capacità di essere tanto delicati, quanto onesti, fino in fondo. Ed è indubbio che, soprattutto negli adulti, un libro come questo possa sollevare paure e domande importanti. Ma il problema qui trattato è una piaga mondiale fra le più diffuse, sulla quale forse dovremmo soffermarci più attentamente a riflettere. E se un libro ha la capacità di sollevare le giuste domande e di metterci davanti, attraverso un’esperienza protetta, alle drammatiche conseguenze di quando non si agisce prontamente, allora credo inevitabilmente che una lettura come questa possa trasformarsi addirittura in un percorso di crescita personale essenziale. Ci tengo a sottolineare che questo libro è anche molto altro. L’amore nascente fra questi due giovani è narrato con tanta bellezza e poesia che davvero non fa rimpiangere nulla.