Fahim Mohammad e il padre Nura lasciano il Bangladesh per Parigi, in cerca di fortuna. Il premuroso padre non vuole far capire al figlio il reale motivo per cui lasciano il paese natale, per cui gli fa intendere che incontrerà uno dei più grandi maestri di scacchi dell’Occidente. Il figlio, infatti, è un giocatore abilissimo. Arrivati in Francia, la nuova situazione non è come il padre sperava: vivono da clandestini con la continua minaccia dell’espulsione dal paese. La bravura di Fahim viene notata da un maestro di scacchi: Sylvain Charpentier. Nella sua classe Fahim riesce a potenziare la conoscenza del gioco fino ad arrivare ai campionati nazionali e vincerli, situazione ideale per richiedere l’asilo politico per tutta la famiglia. Ispirato ad una storia vera, “Qualcosa di meraviglioso” tocca la tematica della situazione degli immigrati, senza mai cadere nel pathos o miserabilismo, al contrario il film è pieno di speranza e anche di leggerezza.
/ film di Pierre François Martin-Laval
Fahim e il padre Nura Mohammad, due profughi originari dal Bangladesh, intraprendono un lungo viagg...