Primo Levi, di Matteo Mastragostino e Alessandro Ranghiasci

Per aspera ad astra

Creato da:
Alice
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 20/01/2022

Primo Levi, a pochi mesi dalla morte, è invitato ad incontrare i bambini della scuola elementare Rignon di Torino, la stessa che lui frequentò da piccolo. Lo scopo di questo incontro è quello di far conoscere la realtà dell'Olocausto, perché la memoria continui anche nelle generazioni future. Levi con delicata fermezza racconta ogni particolare dell'Olocausto, non risparmiando neanche quelli più devastanti e caratteristici. Perché la sua testimonianza è tanto importante? Levi è uno dei sopravvissuti all'inferno di Auschwitz, come testimonia la serie di numeri che l'uomo mostra ai bambini sul proprio braccio: 174517.

Primo Levi fu un partigiano antifascista, catturato dai fascisti il 13 dicembre 1943, poi spedito in campo di raccolta a Fossoli e successivamente trasferito nel campo di concentramento di Auschwitz, in quanto ebreo. La sua opera più conosciuta "Se questo è un uomo" racconta proprio le terribili condizioni ed esperienze nel campo. Levi si laureò in chimica, e fu sempre un uomo molto istruito. Quando i nazisti capirono ciò, l'uomo poté abbandonare gli ambienti più crudi del campo e impiegare le proprie conoscenze negli uffici dei nazisti. Questo fu la sua salvezza.

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Consigliato da
Alice
Ogni anno viene celebrato il Giorno della Memoria il 27 gennaio. Si celebra la liberazione da parte dell'Armata Rossa del campo di concentramento di Auschwitz e si cerca di trasmettere sempre alle nuove generazioni quello che è stato l'orrore delle convinzioni del III Reich. Detto ciò, mi permetto di consigliare questo meraviglioso fumetto, una lettura breve ma intensa. Grazie alla sceneggiatura di Matteo Mastragostino, il lettore viene portato proprio all'interno del simbolo indiscusso dell'Olocausto: il campo di concentramento di Auschwitz. Si segue, anche se in forma più ridotta e sintetica, la vita di Primo Levi proprio in quel campo. Non si pensi che essendo un fumetto, non si percepiscano le atrocità che abbia dovuto patire l'autore di "Se questo è un uomo". Si percepiscono purtroppo tutte! A colpirmi in particolar modo è l'immagine di lui che deve camminare sulla neve con delle scarpe più grandi del suo numero e ormai consumate; colpito ripetutamente dalle guardie delle SS, perché ovviamente non riusciva a camminare. A dare ancor più enfasi al tema sono i disegni di Alessandro Ranghiasci, per citare un esempio del suo lavoro: i visi delle persone quasi spettrali, per dire che in fondo loro non erano persone vere ma solo bestie. A mio parere, questo fumetto può essere considerato un capolavoro della fumettistica e un'ottima lettura parallela al romanzo di Levi.
copertina Primo Levi

Primo Levi

/ sceneggiatura: Matteo Mastragostino, disegni: Alessandro Ranghiasci
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