Ogni anno viene celebrato il Giorno della Memoria il 27 gennaio. Si celebra la liberazione da parte dell'Armata Rossa del campo di concentramento di Auschwitz e si cerca di trasmettere sempre alle nuove generazioni quello che è stato l'orrore delle convinzioni del III Reich. Detto ciò, mi permetto di consigliare questo meraviglioso fumetto, una lettura breve ma intensa. Grazie alla sceneggiatura di Matteo Mastragostino, il lettore viene portato proprio all'interno del simbolo indiscusso dell'Olocausto: il campo di concentramento di Auschwitz. Si segue, anche se in forma più ridotta e sintetica, la vita di Primo Levi proprio in quel campo. Non si pensi che essendo un fumetto, non si percepiscano le atrocità che abbia dovuto patire l'autore di "Se questo è un uomo". Si percepiscono purtroppo tutte! A colpirmi in particolar modo è l'immagine di lui che deve camminare sulla neve con delle scarpe più grandi del suo numero e ormai consumate; colpito ripetutamente dalle guardie delle SS, perché ovviamente non riusciva a camminare. A dare ancor più enfasi al tema sono i disegni di Alessandro Ranghiasci, per citare un esempio del suo lavoro: i visi delle persone quasi spettrali, per dire che in fondo loro non erano persone vere ma solo bestie. A mio parere, questo fumetto può essere considerato un capolavoro della fumettistica e un'ottima lettura parallela al romanzo di Levi.