un film del 2000 diretto e interpretato da Ed Harris
Il film racconta la vita tormentata del pittore Pollock, dai primi anni in cui cerca di farsi un nome nel mondo dell’arte fino all’incidente stradale da lui stesso causato, che lo uccide assieme all’amante ed una amica di lei.
Jackson Pollock è uno dei più grandi artisti del ventesimo secolo. Ogni singolo gesto che compie sulla tela ha sempre un significato per lui e per chi ha la sensibilità di trovarlo. Due incontri cambiano notevolmente la sua vita e li permettono poi di diventare l’artista che tutti conosciamo: il primo con la sua futura moglie Lee Krasner, la quale, credendo sempre in lui, lo sprona a dipingere e cerca di sempre nuovi ingaggi, e il secondo con Peggy Guggenheim che lo “assume come dipendente” e gli dà una somma per iniziare la sua carriera. Ma Pollock è anche un uomo sempre insoddisfatto e arrabbiato con il mondo intero: per molti anni beve e in questi momenti più che in altri tratta male la moglie, insultandola e non riconoscendo la grande devozione della stessa. Arriva a trovarsi anche un’amante. Il film, ispirato al volume Pollock: an American Saga di Steven Neifeh e Gregory White Smith, è subito accolto positivamente dalla critica. Da anni Harris voleva fare questo "biopic", essendo lui un grande appassionato del pittore. L’attore dipinge simulando l'action painting di Pollock, aiutato anche da un’impressionante somiglianza fisica con l'artista statunitense. Il film si candida a due premi Oscar, vincendone uno come Miglior attrice non protagonista a Marcia Gay Harden.