"Pinocchio" di Garrone è quel piccolo gioiello per il quale il cinema italiano deve sentirsi fiero. L'attenzione minuziosa, quasi morbosa ma non eccessiva, nella ricerca dei volti più adatti, nelle giuste inquadrature dei paesaggi, nei dettagli dei costumi e del trucco fanno di questo film una piccola meraviglia del cinema italiano. Garrone si approccia in punta di piedi al grande classico di Collodi, trasformandolo in un'esperienza visiva senza tempo nel cinema italiano. I personaggi della favola sono tutti presenti, a partire da babbo Geppetto, passando al Mangiafuoco, all'immancabile Fata Turchina, al saggio Grillo Parlante, agli scellerati Gatto e Volpe, fino all'Omino di Burro, al Tonno e alla Balena, interpretati tutti da un cast d'eccezione. L'unico personaggio, che non viene sviluppato in maniera approfondita, è Lucignolo, discostandosi dall'affetto che Collodi sembrava nutrire per questo personaggio. In questa rivisitazione troviamo un Pinocchio che non appare come un ragazzino spavaldo bensì come un bambino alla scoperta del mondo che lo circonda. Il film ha ottenuto numerose candidature ai Premi Oscar, ai David di Donatello, ai BAFTA, vincendone un numero consistente.
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