Parigi nel XX secolo, di Jules Verne

In un mondo sempre più scientifico c'è ancora spazio per la poesia?

Creato da:
Emy
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 16/07/2021

In "Parigi nel XX secolo" Jules Verne immagina il mondo e la società parigina a distanza di cento anni dalla sua quotidianità. La città viene descritta attraversata da linee di metropolitane sopraelevate, sostenute da pilastri a formare un portico sottostante ai binari. Da notare che il libro è stato scritto nel 1863. Lo stesso anno in cui è stata inaugurata la prima linea metropolitana: quella di Londra. Ma Verne è già avanti anche per i giorni nostri e immagina che i treni viaggino mediante aria compressa, evolvendo l'idea di ferrovia pneumatica della seconda metà del XIX° secolo. Verne presagisce la diffusione dell'automobile in tempi in cui era solo un capriccio da milionari eccentrici. L'autore descrive anche e soprattutto una società basata esclusivamente sulla scienza e la matematica, dove le lettere e la filosofia sono argomenti ridicoli e vergognosi. Il protagonista della storia è proprio uno di questi reietti studenti che Verne trasforma nel tramite per canzonare una società che si prende troppo sul serio, cercando l'analisi scientifica in ogni emozione artistica. Commuove e allo stesso tempo fa riflettere la drammaticità del protagonista, che preferisce spendere i suoi ultimi denari nel romantico acquisto di fiori per la sua amata, ben sapendo che non avrà di che vivere.

Jules Verne
Non ha certo bisogno di presentazioni ma forse non tutti sanno che è nato a Nantes nel 1828. Come spesso avviene, la disapprovazione paterna non gli impedì di diventare scrittore di romanzi di successo che hanno ispirato molte trasposizioni cinematografiche e cartoni animati. Primo tra tutti, nel 1902, "Viaggio nella Luna" di Méliès, uno dei padri della cinematografia. Per la scrittura di opere come "Cinque settimane in pallone" e lo stesso "Dalla Terra alla Luna" trasse ispirazione dal noto fotografo e amico Nadar pioniere non solo della fotografia, ma anche dei voli in pallone aerostatico. Punto di forza di Verne è stato sempre quello di documentarsi sulle più recenti avanguardie scientifiche, comprendendone e sviluppandone le potenzialità. In un epoca di sperimentazioni non si accontentò di prendere atto delle nuove conquiste, fantasticando di sommergibili e viaggi lunari, ma inserì nei suoi libri queste innovazioni come se fossero già di uso comune. Anticipando i tempi ipotizzò l'utilizzo quotidiano di metropolitane e l'utilizzo di energia elettrica e solare su larga scala, ma aveva anche già immaginato, tra le altre cose, la sedia elettrica, il radiogiornale e la videoconferenza.

Il libro che qui consigliamo "Parigi nel XX secolo" fu scritto nel 1863, ma venne però rifiutato dall'Editore Hetzel e dovrà attendere 130 anni per essere pubblicato. La storia di questa pubblicazione è curiosa e potrebbe sembrare anch'essa un romanzo perché nel 1989, un pronipote di Verne fece infatti aprire una vecchia cassaforte di cui si erano perdute le chiavi, e scoprì così il manoscritto dell'opera, che l'editore Hachette pubblicò, poco convinto, nel 1994; in pochi giorni ne vennero vendute 200.000 copie.

 
Consigliato da
Emy
bibliotecaria
Forse non è tra i titoli più noti del visionario scrittore e proprio per questo lo consiglio. Anche in questo racconto si rimane stupefatti dalla lungimiranza e dalla fantasia di Verne. Una fantasia non totalmente astratta ma che spesso prende spunto da una neonata invenzione sviluppandone mentalmente le potenzialità, fino a creare visioni per l'epoca assolutamente fantascientifiche ma attualissime, se non addirittura innovative, ai giorni nostri. Ma in questo libro non mi ha colpito solo per la preveggenza "tecnica" dell'autore ma anche la forte contrapposizione tra il pensiero scientifico-matematico e quello letterario-filosofico. La ragione si oppone al sentimento ma la perdita di sogni, poesia, romanticismo, emozioni, annulla anche l'umanità delle persone che diventano uno spettro ridicolo le cui razionalità stessa diviene, per assurdo, irrazionale.
copertina Parigi nel XX secolo

Parigi nel XX secolo

Verne, Jules
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