Al confine fra la città e il bosco, fra il caos e la vita selvatica, c’era la casa dove abitava un uomo anziano, che aveva deciso di ritirarsi e di trascorrere la sua vecchiaia in solitudine fra la natura. Le sue giornate erano scandite lentamente, da piccole abitudini quotidiane, una vita semplice ma piacevole. La cosa che lo rendeva in assoluto più felice erano le visite della sua nipotina Lucilla, lei viveva in città, ogni giorno gli telefonava e quando poteva trascorreva da lui i weekend accompagnata dalla sua cagnolona. Un giorno, nel suo giardino, si presentò un cane mal ridotto, quasi in fin di vita e molto diffidente, osservava l’uomo mantenendo le giuste distanze senza mai farsi avvicinare. Il vecchio non aveva mai posseduto un animale e non aveva idea di cosa fare esattamente, si rese conto però, che doveva assolutamente sfamarlo affinché potesse sopravvivere. Da quel giorno, ogni sera prima di coricarsi, cominciò a lasciargli una ciotola piena di cibo in mezzo al giardino che la povera bestiola prontamente svuotava, cominciando così, piano piano a riprendere le forze. Il vecchio trascorreva molto tempo a guardare il bosco sperando di vederlo, e il cane continuava a comparire e scomparire, portando con se dubbi, speranze e sogni. Lentamente le distanze fra i due cominciarono ad accorciarsi lasciando spazio a fiducia, lealtà e amicizia.
“Un po’ come accade con i sogni, che arrivano quando vogliono loro, nella forma che vogliono loro, e nessuno al mondo è in grado di dominarli, di comprarli o di venderli. Gli animali dunque assomigliano ai sogni. Vanno, vengono, appaiono, scompaiono, è la natura a dettare il loro percorso.”
Sono davvero tanti i temi toccati in questa storia, apparentemente semplice, dove invece si cela un infinita saggezza. Un' opera splendida, sia nelle illustrazioni che nel testo, estremamente poetici ed evocativi, che si compensano alla perfezione; profonda e senza tempo, capace di narrare tutto il fascino e la meraviglia del magico legame fra uomo e natura, ma anche fra il mondo dell’infanzia e quello adulto attraverso la figura del nonno e della nipotina. Rivolta a tutti, grandi e piccini, in grado di sollecitare riflessioni, di commuovere e anche di portarci indietro nei secoli, attraverso la storia nella storia, alle origini dell’enigmatico legame fra l’uomo e il lupo.
"Che cosa impararono Pelledilince e Pelledibufalo,in quel giorno d'inverno? Impararono tutti e due, uno di fronte all'altra, che non sempre la cosa giusta da fare è quella che è sempre stata fatta. Viene il momento in cui bisogna cambiare, bisogna fare una cosa che non è mai stata fatta prima. E' così che la scimmia diventa uomo: imparando a cambiare, giorno dopo giorno."