Kevin è un diciasettenne che ha sempre vissuto insieme alla sua famiglia a Marle, una piccolissima isola di pescatori, che si trova vicino a Newcastle, un luogo apparentemente dimenticato da Dio e cullato dalle maree. Solo i turisti che vengono a visitarla ricordano agli abitanti che lontano da li c’è una vita vera fatta di grandi possibilità, in continuo movimento ed espansione, e una quotidianità dai ritmi frenetici e ben più caotici.
Il ragazzo costruisce barche nell’officina del nonno, l’unico della famiglia che lo ha sempre davvero compreso.
Ma a ricordargli che in quel posto non c’è futuro per loro ci si mette pure Susan, l’amica inseparabile con cui è cresciuto, l’unica che sembra dare un senso alle sue giornate sempre uguali. Un giorno la ragazza si convince a partire con la speranza di costruirsi una nuova vita. Da quel momento per Kevin ogni cosa perde di significato e le giornate sull’isola sembrano diventargli ogni giorno più strette.
Così grazie all’alleanza con il nonno riesce a partire per raggiungerla, ma le cose non andranno proprio come sperato. Il nonno si ammalerà improvvisamente e questo costringerà Kevin dopo poco a tornare… ma al suo rientro Kevin non sarà più lo stesso e tutto gli apparirà finalmente più chiaro…
In questo romanzo di formazione compare il tema del viaggio, reale ma anche interiore: ad un certo punto per Kevin sarà necessario partire per vedere le cose da un’altra prospettiva, per comprenderle davvero e imparare ad amarle. In alcuni momenti, dare una scossa alle nostre vite ci aiuta a riprendere il cammino, perché è restando fermi che tutto rischia di crollarci addosso.
Questo romanzo è uscito in Gran Bretagna nel 1968 ed è stato tradotto solo ora in Italia. Un testo prezioso che questo grande autore ci dona.
Dedica
dell’autore ai suoi lettori italiani: