I due protagonisti non potrebbero essere più diversi e infatti da principio non manifestano certo simpatia uno per l'altro ma, come sempre, nelle avversità avere uno scopo comune diventa la forza non solo per sopravvivere, ma per ascoltare, capire, collaborare fino ad arrivare a stimare gli aspetti di una persona tanto diversa da sé.
La storia si svolge nei delicati mesi del 1944 quando, sul finire della guerra, le parti si invertono: gli amici diventano nemici e ognuno viene visto con sospetto. L'archeologo Filippo Cavalcanti, uomo di cultura che ama l'arte, decide di non obbedire agli ordini e al posto di consegnare ai tedeschi un carico di opere d'arte, cerca di allontanarsi il più possibile portandole in salvo. La destinazione è Roma dove pare che la città sia stata liberata. Ma da Bressanone il viaggio è lungo e pieno di pericoli. Diventa quindi fondamentale la collaborazione con lo scaltro Quintino, un ragazzo ischitano spedito al confino in Trentino.
/ Franco Faggiani
Roma, aprile del 1944. L'archeologo Filippo Cavalcanti è incaricato dal Ministero di recarsi a Bres...