Non dipingerai i miei occhi, di Grazia Pulvirenti

L'arte di Amedeo Modigliani è da tutti conosciuta soprattutto per le sue figure dal collo allungato. Ma tra donne ritratte nei suoi quadri c'è una modella con cui ha avuuto un rapporto particolare. E' la sua musa e amante: Jeanne Hébuterne. Grazia Pulvirenti ha voluto ridare voce a Jeanne, il cui ricordo è impallidito ed è stato celato dopo il suo suicidio, avvenuto il giorno dopo la morte di Modigliani. Il ritratto che emerge è quello di una donna forte, anticonformista, in contrasto con una famiglia che la vedeva solo come fonte di scandalo, non comprendendo che Jeanne era un'artista oltre che una musa. Non sono molte le notizie certe su di lei ma l'autrice ha saputo delineare una trama che potrebbe effettivamente essere aderente alla realtà. Nel vortice di Parigi in cui società diverse si scontravano sul filo delle nuove correnti di pensiero che stavano emergendo, donne come Jeanne hanno vissuto follie e miserie in un'altalena di emozioni che traspare anche nella narrazione del libro.