Nomadland

un film del 2020 diretto da Chloé Zhao

Creato da:
Gerardo
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Ultimo aggiornamento: 31/08/2023

Negli Stati Uniti, si definiscono aree non incorporate le regioni che non ricadono sotto il controllo di una municipalità e che risultano quindi prive di personalità giuridica, essendo in genere amministrate direttamente dalla contea. Gerlach-Empire era una località del Nevada, che pur rientrando dell'area metropolitana di Reno-Sparks, non era controllata da alcun comune. Con l'arrivo della crisi economica del 2007, la Gypsum Plant, azienda attiva nella produzione di cartongesso, ridusse la produzione fino a fermarla definitivamente nel 2011, trasformando di fatto Empire in una città fantasma.
Questo è solo uno degli esempi di svuotamento delle aree urbane come conseguenza della recessione di quegli anni, quando un'azienda che dà lavoro a quasi tutta la popolazione chiude, lasciandola senza sostentamento. In questo contesto, Fern, sessantenne che ha da poco perso sia il marito per un male incurabile che il posto di lavoro, decide di partire. Riempie il suo furgone dei pochi ricordi conservati in un magazzino trasformandolo nella sua abitazione e diventa una "senza casa", una nomade che si sposta attraverso il paese a bordo della sua dimora ambulante alla ricerca mirata di lavori stagionali che le permettano di sopravvivere, anche se con la continua preoccupazione che possa capitare un'emergenza che potrebbe risultare economicamente insostenibile. Confeziona pacchi per l'e-commerce, esegue pulizie e piccole riparazioni in un'area per camper, aiuta in cucina, raccoglie patate. Ma soprattutto stringe amicizia con moltissime persone che si trovano nella sua stessa situazione e che, quando si riuniscono in zone che per loro sono abituali luoghi di ritrovo, collaborano dandosi una mano reciprocamente, sia materialmente che tenendo vivi i rapporti umani. Fern si sposta da un luogo all'altro, ascolta le storie di persone che vivono sulla strada proprio come lei, che come lei vi ci sono state portate per necessità; ma anche di ragazzi che hanno abbracciato quella vita, lasciando i luoghi natii e gli affetti per scelta o disagio e vivono di scambio o vendendo piccoli oggetti fatti a mano.
Questo film è l'adattamento del libro di Jessica Bruder, giornalista che ha vissuto per mesi in un camper documentando la vita degli americani itineranti a seguito della crisi del 2007-2013.

 

Consigliato da
Gerardo
Il romanticismo della vita sulla strada, macinando chilometri attraverso gli spazi sconfinati della terra delle libertà, lascia spazio a un realismo schietto. Persone che sono come foglie staccate da un ramo, ma che pur senza pace decidono di non cadere a terra e afferrano il vento. Non si arrendono e vagano attraverso il paese, come moderni pionieri alla ricerca dell'oro. C'è un'umanità varia descritta in questo film, ma che presenta tratti comuni: sono soprattutto i discendenti di chi ha contribuito allo sviluppo di una nazione e alla sua grandezza, persone tradite dal quel sistema che assicurava benessere a chi avesse collaborato, che ad un certo punto hanno deciso, per necessità o scelta, di non volerne più fare parte. La maggior parte di loro non tornerebbe indietro anche se se ne presentasse l'opportunità, ormai slegati dalla società e dalle sue convenzioni. Ma anche giovani, che probabilmente questo tradimento l'hanno percepito e hanno scelto di non subirlo, scappando prima che arrivasse il loro momento.
È un film che non descrive solo la provincia povera, lontana anni luce dai grandi centri scintillanti, ma anche la landa desolata legata a quella stessa provincia da fili molto sottili, una terra che ospita i piccoli accampamenti di camper dei nomadi che vivono assieme per il breve periodo in cui in zona c'è lavoro e si salutano a fine stagione con la promessa (e la speranza) di rivedersi l'anno venturo. Il film fotografa gli sguardi tristi ma fieri di chi non vuole farsi sconfiggere, ci regala la visione di un ambiente fatto di ampi spazi silenziosi, ci introduce nei furgoncini un po' miseri ma dagli interni curati con amore, ci mette all'ascolto di dialoghi timidi, ma soprattutto ci pone di fronte agli occhi espressivi della bravissima protagonista e ai pensieri mai rivelati che vi si nascondono dietro. Fern è seguita incessantemente dalla telecamera che diventa il nostro sguardo, curioso, attento, solidale, ma discreto e mai invadente. Ne cattura i movimenti e i sospiri, la quotidianità fatta di piccole e ripetitive attività, la tenacia e la generosità. È un film che va guardato in silenzio, al buio e lontano dalle distrazioni, che forse ha la pretesa di voler lasciare molto, ma che ha anche la capacità di farlo.
copertina Nomadland [DVD]

Nomadland [DVD]

Zhao, Chloé
Dopo aver perso il marito e il lavoro durante la Grande recessione, la sessantenne Fern lascia la città Empire, Nevada. Fern vuole attraversare gli Stati Uniti occidentali a bordo del suo furgone. [biblioteche.leggere.it]...
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