Claudette Colvin, era una ragazza di 15 anni, che visse nell'Alabama degli anni cinquanta, quando ai neri era riservato un trattamento diverso, quando a loro non era permesso salire negli autobus utilizzando la porta davanti ma solo quella sul retro, con l'autorizzazione di sedersi solo sui posti in fondo dando sempre precedenza ai bianchi. Claudette fu la prima donna nera a rifiutarsi di cedere il proprio posto ad un bianco volendo dimostrare, con il suo gesto, tutta la rabbia e la sofferenza a cui erano sottoposti ma anche il desiderio di non sottostare più. Questo affronto le costerà però caro, e subirà delle violenze che condizioneranno le sue scelte. Un'altra donna dopo di lei troverà il coraggio in seguito di sfidare nuovamente le forze dell'ordine e la sua sorte sarà più fortunata: Rosa Parks; la sua storia è già nota alla letteratura per ragazzi e fra le varie pubblicazioni ricordiamo l'albo illustrato dal titolo
L'autobus di Rosa di Fabrizio Silei e Maurizio Quarello.
Una graphic novel dai tratti sottili e tonalità scure, principalmente marrone, ocra e nero su sfondo bianco. Con degli episodi realizzati interamente in nero, che raccontano i momenti più bui della protagonista. In ogni singola pagina troviamo più scene alternate dal testo in stampatello minuscolo e quello in corsivo con cui vengono distinti i dialoghi dalle riflessioni di Claudette. In fondo al testo l'autrice ha inserito anche degli approfondimenti storici.
Grazie a libri come questi anche i più giovani hanno la possibilità di conoscere storie poco note relative all’azione criminale del Ku Klux Klan e alla legislazione dell’epoca, le cosiddette leggi ‘Jim Crow’, che vietavano ai neri l’accesso ai locali dei bianchi, alle scuole dei bianchi e alle professioni legali. Un fumetto interessante anche per gli adulti sempre un pò diffidenti verso questo genere di linguaggio.