La collaborazione tra Becco Giallo e Ernesto Anderle ha prodotto ottimi risultati, basti pensare a titoli come Vincent Van Love, Casanova, Hedera, ecc. Uno degli ultimi (2023) è Modigliani, il libro di cui voglio parlare. Appassionata dei lavori di Anderle e del pittore protagonista del fumetto, l’ho letto d’un fiato. L’inconfondibile stile di Anderle è presente anche in quest’opera, ma con una piccola differenza rispetto alle altre. Anderle richiama lo stile di Modigliani inserendo gli sguardi assenti in alcuni visi. Ho adorato questo particolare perché è come se i due artisti si fondano per dare vita al fumetto, una sorta di omaggio di Anderle a Modigliani. Modì è l'ulteriore esempio del connubio di grande artista-vita sregolata. Quello che ho sempre amato di quest’artista è che i suoi lavori non vengono rilegati ad una corrente artistica definita, se non al “modiglianismo”, cioè solo le sue opere. Pur avendo una vita sregolata, ha avuto una fortuna: l’amore della pittrice francese Jeanne Hébuterne, sua grande musa. Essa rimane al suo fianco tra una difficoltà e l’altra, amandolo come nessuno l'ha mai fatto prima, nella cosiddetta “buona e cattiva sorte” anche se di fatto non si sposarono mai. Questo profondo amore si percepisce nelle tavole disegnate da Anderle, questo bisogno l’uno dell’altra, nato da un incontro casuale. Inizialmente Jeanne ha gli occhi assenti, nel momento in cui Modigliani percepisce la sua anima, Anderle aggiunge gli occhi alla figura della donna, altro richiamo al pensiero dell’artista. Lo consiglio a chi cerca, citando l’abstract del libro “una biografia pulsante di amore, verità e illuminata poesia”. Aggiungo che questo mio consigliato vuole essere un omaggio ad un artista incredibile, contemporaneo di Renoir e Picasso, nomi con i quali mettersi a confronto potrebbe risultare imbarazzante, ma lui lo fece solo essendo se stesso.