Il protagonista di questo anime è un bambino di quattro anni di nome Kun. Il bambino è coccolato e al centro delle attenzioni dei genitori fino all'arrivo di una bellissima sorellina: Mirai. Il fratello maggiore non accetta l'arrivo della sorellina e cerca con ogni mezzo e in tutti i modi di sottrarre le attenzioni dei genitori alla nuova arrivata. Quando capisce che non riescono a dargli le attenzioni richieste si rifugia sempre nel giardino della propria casa in cui è posizionato un albero. Quest'ultimo è molto speciale perché ogni volta che Kun si avvicina accadono dei fatti straordinari. Il bambino viene a conoscenza della storia della sua famiglia: si imbatte nel nonno da ragazzo, nella madre adolescente ma soprattutto nella sorellina ormai cresciuta. L'albero, attraverso un viaggio tra passato e presente, fa sperimentare a Kun nuove esperienze grazie alle quali comprende il senso di famiglia e di condivisione all'interno di essa. Inizia così un percorso di accettazione della sorella. Nell'anime possiamo seguire l'evolversi di due percorsi: il primo, quello in cui Kun prende consapevolezza dell'importanza e del senso della famiglia; il secondo, quello in cui la madre e il padre imparano a rivalutare la loro figura genitoriale dovendo ora rivolgere le loro attenzioni ad entrambi i figli. L'infanzia è una prerogativa dell'animazione giapponese e "Mirai" è stato specificatamente pensato per i più piccoli, ma è un film che conquisterà anche i più grandi.
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