Luigi Meneghello nasce a Malo nel 1922, figlio primogenito di Cleto Meneghello e di Pia Giuseppina Canciani. Luigi frequenta i primi tre anni della scuola “privata” della maestra Prospera Moretti, questo gli permette di accedere anticipatamente alla scuola primaria elementare. Nel 1932 supera l'esame di ammissione allo storico ginnasio di Vicenza, che frequenta facendo la spola tra Malo e Vicenza. Nell'ottobre 1939 si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Padova e tra il 1940 e il 1942 sostiene molti esami, gran parte con il voto di 30 e lode. Negli stessi anni volge la funzione di “prosatore anonimo di prima e terza” oltre che redattore ausiliario del quotidiano il Veneto di Padova. Nell’estate del 1940 conosce vari intellettuali antifascisti tra cui Neri Pozza. Il 16 febbraio 1942 accompagna a Roma il direttore de Il Veneto Barbieri a un incontro con il vice segretario del PNF (Partito Nazionale Fascista), Carlo Ravasio, mentre nel gennaio 1943 viene inviato alla scuola allievi ufficiali alpini a Merano. Durante la Seconda Guerra Mondiale, è uno dei più attivi partigiani del Veneto tra la provincia di Belluno e l’Altopiano. A guerra conclusa, è impegnato sia nel Partito d'Azione, sia nell'onorare i caduti. Nel frattempo, riesce a superare gli ultimi cinque esami e di conseguenza a laurearsi "con il massimo dei punti e la lode" con la tesi Il problema della filosofia e della cultura moderna. Tra la fine del 1946 e il 1948, vista l'evoluzione politica e culturale dell'Italia, matura l'idea di emigrare. Nella primavera del 1947 vince un concorso del British Council per un anno di studio presso l'Università di Reading dove si trasferisce nel settembre dello stesso anno. L'università lo incarica l'anno seguente della cattedra del corso “insegnamenti sull'influenza italiana nello sviluppo della letteratura, l'arte e la filosofia inglesi”.
Nello stesso anno Meneghello sposa, con rito civile a Milano, Katia Bleier (è la K. citata in tutti i suoi libri), un'ebrea jugoslava, internata nel campo di sterminio di Auschwitz nella primavera del 1944, poi in seguito liberata. Nel 1952 si trasferisce a Reading, dove presso l'università inglese lavora alle dipendenze del professor Donald Gordon, per poi abbandonarla nel 1980 e raggiungere Londra. Dal 1980 fino alla sua morte, l’autore vivrà tra l’Inghilterra e Thiene.
Il 27 giugno 2007, soli sette giorni dopo avere ricevuto l'ultima laurea honoris causa dall'Università di Palermo e in attesa di ricevere il premio Feltrinelli per la narrativa dell'Accademia dei Lincei previsto per il successivo 6 luglio, muore forse d’infarto nella sua casa di Thiene.
Nel 1963 viene pubblicato Libera nos a Malo, un libro di memorie dove il protagonista racconta del territorio vicentino e della sua gente prima del boom economico. Per il 60° anniversario della pubblicazione e in occasione della Maratona regionale di lettura "il Veneto legge" 2023, ecco le opere di Meneghello e i libri di autori veneti, che parlano delle città dove lui è stato, che sono presenti nelle biblioteche.