Loving Vincent

un film d’animazione del 2016 diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman

Creato da:
Alice
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 27/06/2023

Francia, estate 1891. Il postino Joseph Roulin invia il proprio figlio Armand con l’incarico di inviare una lettera al fratello di Vincent Van Gogh.
Vincent è morto da un anno, suicidato con un colpo di pistola in un campo di grano. Il postino Joseph non crede alla versione del suicidio. A porre il dubbio nel postino, è una lettera che il pittore gli ha inviato sei settimane prima di morire, nella quale fa intendere che aveva uno stato d'animo tranquillo. Nel frattempo, il figlio scopre che Theo Van Gogh, depresso e malato di sifilide, purtroppo è peggiorato e morto poco dopo suo fratello. Armand deve, quindi, trovare la vedova di Theo e farle recapitare la lettera. Si apre così per Armand un viaggio nelle ultime settimane della vita di Van Gogh, incontrando e conoscendo le persone che gli erano state vicine e lo avevano sostenuto. Ecco che conosciamo Adeline, la padrona di casa del pittore, père Tanguy, il commerciante di colori e molti altri. Alla fine, la famosa lettera arriverà tra le mani della vedova di Theo, la quale ringrazierà i Roulin per averle restituito un ultimo ricordo del cognato.

A rendere unico nel suo genere questo film è proprio la tecnica utilizzata per realizzarlo: la rotoscope, una tecnica d'animazione in cui le figure risultano più realistiche possibile. Oltre a ciò, una squadra di 40 artisti ha rielaborato 800 dipinti per ricreare il primo film interamente dipinto su tela. in questo modo la casa gialla, il campo di grano, la stanza con la sedia e altri dipinti del geniale Van Gogh prendono vita e movimento davanti agli occhi dello spettatore. Le pennellate vivide e i colori visionari e brillanti, tipici di tutta l’opera di Van Gogh si alternano al bianco e nero delle parti narrate, creando così un thriller interamente costruito con la pittura.

 

Per la scheda del film su Wikipedia: clicca qui.

Per il trailer su You Tube: clicca qui.

Consigliato da
Alice

Van Gogh è sempre stato uno dei miei pittori preferiti. Ricordo che quando diedero la notizia dell’uscita di questo film fui esaltata, lessi subito la produzione e questa frase: “Un film che ogni inquadratura è un quadro che respira”. La curiosità crebbe enormemente, se un suo quadro poteva prendere vita e muoversi con l’aiuto delle nuove tecnologie, dovevo assolutamente vederlo. Ero esaltata e timorosa allo stesso tempo. E se il film non fosse stato all’altezza delle mie aspettative? Rispondo ora così: il film ha superato enormemente le mie aspettative.
Restai piacevolmente sorpresa nel vedere i suoi quadri fare da sfondo alla narrazione: quei colori intensi, quelle pennellate furibonde. Inoltre, amai veder entrare Vincent nella famosissima “La camera di Vincent ad Arles”. Attraverso il percorrere delle ultime settimane di Van Gogh, lo spettatore viene immerso nel mondo del pittore, così sembra quasi di vederlo dipingere a fianco a sé. Un piccolo punto di osservazione nella vita di uno dei più grandi pittori di tutti i tempi. Aggiungo che per quanto cerchi di spiegare a parole il perché uno dovrebbe vedere questo film, non descriverei se non in parte la bellezza di quest’opera, l’unico modo per capirlo è vederlo.
Due registi, che nel mondo cinematografico erano sconosciuti fino a qualche anno fa, hanno creato un film che resterà per sempre nella storia del cinema mondiale.

Se per caso, improvvisamente, vedete Vincent di spalle che vi guarda come se un suo autoritratto vi stesse fissando e poi lui si gira allontanandosi e vi chiedete se è reale, la risposta è affermativa perché state proprio guardando “Loving Vincent”.

copertina Loving Vincent [DVD]

Loving Vincent [DVD]

/ [directed by Dorota Kobiela, Hugh Welchman]
Un film evento senza precedenti che racconta l'incredibile storia della vita di Van Gogh attraverso...
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