Lo scarabeo vola al tramonto, di Maria Gripe

Qui si racconta la storia di tre adolescenti Jonas, Annika e David che si imbattono nell’antico mistero che avvolge casa Selander, la più antica di un paesino di nome Ryngarid. Jonas e Annika sono fratelli, lui è il più piccolo dei due, è un attento osservatore e sembra non gli sfugga proprio nulla, adora le liquirizie salate che secondo le sue teorie sono utili ad “aguzzare l’ingegno”; vuole diventare un reporter e, per il tredicesimo compleanno, si fa regalare un registratore per documentare suoni e rumori di ogni specie ma che gli tornerà molto utile nell’indagine che segue. Annika ha quindici anni è la più coscienziosa del gruppetto e forse segretamente innamorata del suo amico del cuore David. Sarà proprio quest’ultimo, il più grande dei tre, figlio di un compositore, a condurli nell’antica dimora dopo aver fatto un sogno premonitore. La casa era stata data in affitto alla signora Göransson ad uso pensione per alcuni ospiti. Ma un’allergia le impone di allontanarsi per andare a curarsi in una clinica specializzata e ha bisogno di trovare qualcuno che vada ad innaffiare le preziose piante tutti i giorni. I ragazzini colgono la palla al balzo, e dopo aver percepito delle strane presenze, decidono di accettare l’incarico per riuscire così a curiosare nell’abitazione e cominciare ad indagare sulla questione. I tre riusciranno a far emergere una storia sepolta da ben trecento anni.
Una storia ricca di suspense, segreti da svelare, avventura e magia che ci trasporta nel passato, con la capacità di incuriosire e appassionare i lettori di tutte le età.