Nadia è stata sicuramente una delle più grandi atlete di tutti i tempi. Grandi le soddisfazioni, le medaglie conseguite fin dalla giovanissima età, i riconoscimenti nazionali e internazionali che l'anno osannata e valorizzata. Eppure la sua è stata una vita molto difficile. Alla sua scelta di abbracciare le numerose privazioni e l'enorme sacrificio a cui si è votata per raggiungere un livello d'eccellenza impareggiabile, si è aggiunta, stavolta non per suo volere, una vita privata certamente non rosea come si può pensare. Negli anni di suo massimo successo, venne controllata dal regime vigente in Romania, il quale arrivò ad impedirle addirittura di viaggiare fuori paese, anche per il timore che lei decidesse di espatriare, cosa che effettivamente fece dopo un logorante tentativo di controllo e strumentalizzazione della sua persona al fine di propaganda politica. A distanza di anni da quelle esperienze che hanno segnato la sua vita, seppur lontana dai riflettori il suo nome è ancora consacrato come l'atleta che ha eseguito esercizi perfetti e ineguagliabili. Nadia ritorna ora a parlare di se attraverso parole dedicate ad un'immaginaria giovane ginnasta che vuol seguire le suo orme. Le parla dell'impegno, degli allenamenti estenuanti, delle cadute di percorso e dell'enorme forza di volontà che porta un buon atleta a diventare eccellente. Di come la forza mentale sia indissolubilmente legata alla pratica fisica. Come in una lettera scritta con sincero affetto e confidenza, Nadia si racconta e rende i lettori partecipi della sua incredibile vita.
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