Le incredibili avventure delle piante viaggiatrici, di Katia Astafieff

piante in viaggio

Creato da:
Emy
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Ultimo aggiornamento: 16/05/2024

Un libro in cui le vere protagoniste sono le piante. Il libro si compone di dieci capitoli, uno per pianta, in cui nel testo principale si inseriscono dei piccoli paragrafi con note, digressioni o approfondimenti.

 

Troviamo la storia della pianta del tè e dei contrasti tra Cina e Gran Bretagna per ottenere l'egemonia del commercio della materia per produrre la bevanda più bevuta al mondo. Un affare talmente consistente che porta all'impiego di vere spie arruolate per procurare le piante e capire i segreti per la coltivazione di questa pianta sconosciuta all'occidente grazie alla bravura cinese di preservare il "segreto industriale".

Troviamo poi l'invitante fragola, uno dei frutti più amati e conosciuti, il cui gusto è gradito a grandi e bambini la cui storia s'incrocia con quella delle fragoline di bosco.

Il terzo capitolo è dedicato all'affascinante peonia, scoperta nel giardino di un principe da un esploratore botanico. Pianta dalla vasta area di diffusione, presenta una quarantina di specie, di cui solo tredici sono originarie dell'Europa.

E' quindi il momento di parlare del ginseng, pianta "miracolosa" utilizzata come panacea, e della sua curiosa presenza nella Russia centrale e nel Canada.

Si passa poi a una specie arborea che tutti noi conosciamo anche se probabilmente non abbiamo mai visto: l'hevea. Probabilmente questo nome non ci dice nulla ma da dalla sua resina si produce il lattice.

Un'altra pianta molto conosciuta e di cui fino a non molto tempo fa si trovava una diffusa coltivazione è il tabacco. Anch'esso è una delle tante novità importate dai primi viaggi in America.

Il protagonista del settimo capitolo, è un frutto che nonostante fosse da sempre conosciuto in Cina, gli occidentali hanno potuto assaporare solo nel 1750. Il kiwi mantiene ancora intatto il suo fascino esotico, forse perché così diverso dalle classiche piante europee. Eppure si è adattato benissimo, sviluppandosi in molti paesi del nostro continente.

Il rabarbaro è una delle piante originarie della Russia più conosciute e che oggi ha forse un sapore antico. Ma è interessante conoscere la sua lunga storia.

La rafflesia è un mostro con fiori di un metro di diametro dall'odore assolutamente spiacevole, impossibile tenere a bada la curiosità e non andare a cercare un 'immagine di questo "bel fiorellino" che sembra provenire da un pianta alieno.

La conclusione di questo viaggio giramondo è affidata a una delle piante iconiche e note: la maestosa sequoia. Dei giganti altissimi che come testimoni di un mondo antico possono vivere anche tremila anni, resistendo a tempeste, incendi, parassiti... ma purtroppo non all'abbattimento ad opera dell'uomo.

 

Ogni pianta ha una storia da raccontare sulla sua provenienza, diffusione, utilizzo, o particolarità. Le piante descritte provengono da diverse parti del mondo ma hanno in comune la passione per la botanica degli esploratori che girando il pianeta sono rimasti estasiati da queste meravigliose creature che a volte oggigiorno passano quasi sotto anonimato o sotto lo sguardo distratto delle persone.

 

 

            

 

   

Consigliato da
Emy
Pur non avendo affatto il pollice verde, se trovassi la lampada di Aladino, uno dei desideri, oltre a quelli scontati, sarebbe quello di poter riconoscere e sapere il nome di ogni pianta, ogni animale e le sue caratteristiche. Questo libro mi ha quindi affascinato da subito. Una raccolta di avventure i cui i più protagonisti non sono umani che esplorano territori dalla natura incontaminata ma i personaggi principali sono invece proprio loro: le piante. Le loro avventure, la loro tenacia, la caparbietà e lo spirito d’adattamento e sopravvivenza le mette sullo stesso piano degli eroi del tempo delle grandi esplorazioni. Proprio recentemente ho letto di esperimenti ci parlano di piante che “sentono”, che si sono dimostrate sensibili all’eclissi di sole in America, o vitigni a cui piace ascoltare la musica di Vivaldi e che rispondono in modo inaspettato agli stimoli a cui sono sottoposte. Non posso non chiedermi se le piante pioniere abbiano anch’esse provato sensazioni, senza parlare di emozioni complesse, ma se e come abbiano percepito il cambiamento. In quante avranno provato ad effettuare lo stesso percorso? Il fatto di essere riuscite a raggiungere una nuova destinazione dove metter radici, o invece esser morte nel viaggio sarà solo un fattore dovuto al caso e alla statistica o invece può esserci un'aggiunta di qualche altro fattore? Mi ha affascinato il fatto che moltissime specie erboree che vediamo comunemente nei nostri giardini siano originarie dell'oriente e che spesso dietro la loro importazione, ci siano vicende particolari. Al di là dello scetticismo emotivo, rimane il fatto che le storie botaniche contenute in questo libro sono davvero insolite e interessanti. Dalla lotta tra Cina e Inghilterra per il dominio del tè con tanto di "spionaggio industriale" e furti di materie prime, a come l'utilizzo del lattice naturale di un albero tropicale abbia trovato molteplici applicazioni nelle produzioni moderne.
copertina Le incredibili avventure delle piante viaggiatrici

Le incredibili avventure delle piante viaggiatrici

/ Katia Astafieff
Ogni pianta ha una storia. Il rabarbaro non cresce da sempre nei nostri orti, viene dal cuore della...
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