La cerimonia di premiazione del primo Premio Nobel avvenne nel salone del prestigioso Grand Hotel Royale di Stoccolma. Nel 1901 però l'hotel era sull'orlo del fallimento e la salvezza è stata affidata a Lorentina Wilhelmina Skogh, una donna straordinaria che era riuscita ad aprire e gestire con successo una catena di alberghi. Le sue capacità sono indiscusse ma sono anni in cui la parità di genere è ancora lontana, il suffragio universale in Svezia si ebbe solo vent'anni dopo l'inizio della storia narrata nel libro. In un contesto dove il maschilismo era ancora predominante, molti lavoratori del Grand Hotel si rifiutarono di prendere ordini da una donna e si licenziarono, compromettendo ancor più il fragile equilibrio dell'albergo. Skogh affrontò con decisione la situazione nonostante le avversità a cui andò in contro. L'autrice ci regala un romanzo basato sulla storia vera di una donna straordinaria, determinata, emancipata e di uno degli hotel più iconici della città.