Marco potrebbe godersi, come i suoi coetanei, i tempi lenti dell’estate, alzandosi tardi al mattino e facendo quello che gli pare. La madre però preferisce portarlo a lavoro con lei e alla mattina si comincia presto, si fa colazione al bar dei cinesi sotto casa, dove lavora Susy, la ragazza per cui Marco ha un debole, e poi si sale in vespa e si raggiungono le case in vendita per mostrarle ai clienti. Marco dalla madre ha assorbito la passione per l’architettura e sa riconoscere gli stili e le epoche a colpo d’occhio. La madre però gli chiede solo di attenersi alle regole, di non disturbare, di non svelare ai clienti le informazioni che lei condivide con lui. In ogni casa che visitano però Marco rischia di mettersi nei guai, ha delle strane visioni dove incontra un bambino con il quale non riesce a mettersi in contatto, sembra racchiuso in una grande solitudine e dolore, e ad ogni apparizione sono presenti anche grandi creature sempre diverse… Saranno le case ad essere infestate dai fantasmi o è Marco che deve affrontare qualcosa di irrisolto che si porta dentro?… Un romanzo serio, che usa la metafora per avvicinarci ad un tema difficile e delicato come quello della violenza in famiglia. L’autore, con grande maestria, scioglie senza quasi che il lettore se ne accorga, quell'aura di mistero iniziale per farci capire che anche le situazioni più spinose, che non vogliamo vedere, possono essere affrontare se ci facciamo aiutare. In allegato al libro troviamo il poster con l’illustrazione di copertina e alcune righe molto significative: “Non si può essere veramente allegri quando qualcosa di importante resta in sospeso. Non si può essere veramente allegri quando si lascia qualcuno in difficoltà.”