La moneta di Akragas, di Andrea Camilleri

Il potere delle cose antiche

Creato da:
Chiara S.
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 12/08/2023
Akragas, antica città di fondazione greca, l’odierna Agrigento, nel 406 a.c. si arrende all’assedio dei Cartaginesi; il mercenario Kalebas, riuscito a fuggire al massacro di Annibale, si rifugia nei cunicoli circostanti il campo di battaglia portando con se il bottino del suo duro lavoro di soldato, un sacchetto con 38 preziose monete d’oro. Ma proprio quando il guerriero pensa di aver raggiunto la salvezza, il destino gli riserva una cattiva sorte: dopo qualche giorno di agonia muore a causa del morso di una vipera. Prima di precipitarsi nel vuoto di un burrone lancia, in preda al tormento del veleno, quasi fosse una maledizione, tutte le sue monete d’oro. 
Capace di attraversare il tempo e i cataclismi, la moneta riappare in tragiche circostanze all’inizio del ‘900 e sarà in grado di determinare i destini di chi avrà la fortuna o la sfortuna di ritrovarla nascosta nella terra.
Il fascino della moneta trascende la lettura e arriva ai giorni nostri, e questa volta nella realtà: qualche anno fa è stato battuto a 1.899.712,00 euro, all’asta di Numismatica Ars Classica a Zurigo, il decadramma agrigentino di Akragas, moneta di 42,42 grammi in argento, datata 409-406 a.c. Costituiva il pezzo forte dell’asta con più di 400 monete in vendita e faceva parte della collezione del petroliere americano Nelson Bunker Hunt: esso raffigura una quadriga con sopra un’aquila, un serpente tra gli artigli e con sotto un granchio, dall’altro lato due aquile che ghermiscono una lepre. Sarebbero dodici gli esemplari noti di cui sei in collezioni pubbliche (Monaco, Cambridge, Londra, Siracusa, Parigi e Lisbona).
Consigliato da
Chiara S.
bibliotecaria
Quanto è divertente e sorprendente Camilleri quando non scrive del Commissario Montalbano: rimanendo fedele alla sua carica di ironia in questo breve romanzo racconta un universo umano dominato da vicende inaspettate, tragiche e comiche, ammantate da una strana energia che costringe i protagonisti a subire il fascino di un piccolo oggetto antico: una moneta rarissima. Facendosi mediatore culturale di una terra lontana, utilizzando un linguaggio artistico che coglie l’essenza del dialetto siciliano, con la sua ricchezza di suoni, e di onomatopee, l’autore ci fa entrare nella cornice di un mondo altro, e ci incoraggia a familiarizzare con una lingua che è espressione di un popolo e di una mentalità, per cogliere fino in fondo il racconto sospeso tra leggenda e verità storica. Un libro che vi farà viaggiare nel tempo e che consiglio per gli appassionati del giallo e della storia, quando essa stessa è stranamente dominata da un oggetto antichissimo capace di determinare i destini altrui e di affascinare il lettore.
copertina La moneta di Akragas

La moneta di Akragas

/ Andrea Camilleri
406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909. L...
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