Quanto è divertente e sorprendente Camilleri quando non scrive del Commissario Montalbano: rimanendo fedele alla sua carica di ironia in questo breve romanzo racconta un universo umano dominato da vicende inaspettate, tragiche e comiche, ammantate da una strana energia che costringe i protagonisti a subire il fascino di un piccolo oggetto antico: una moneta rarissima. Facendosi mediatore culturale di una terra lontana, utilizzando un linguaggio artistico che coglie l’essenza del dialetto siciliano, con la sua ricchezza di suoni, e di onomatopee, l’autore ci fa entrare nella cornice di un mondo altro, e ci incoraggia a familiarizzare con una lingua che è espressione di un popolo e di una mentalità, per cogliere fino in fondo il racconto sospeso tra leggenda e verità storica. Un libro che vi farà viaggiare nel tempo e che consiglio per gli appassionati del giallo e della storia, quando essa stessa è stranamente dominata da un oggetto antichissimo capace di determinare i destini altrui e di affascinare il lettore.