La memoria delle tartarughe marine, di Simona Binni

Giacomo e Davide sono due fratelli che nascono nell’isola di Lampedusa. Davide è il più grande e cresce con l’amore per la sua isola e soprattutto con la passione per le tartarughe marine. Per Giacomo invece il suo paese diventerà presto troppo stretto fino a decidere di abbandonarlo e partire per Milano, colpevolizzando il fratello di non aver fatto altrettanto. Il tempo passa e i rapporti fra i due si perdono completamente. I due ormai adulti  vivono due vite parallele ma tanto diverse. Davide sacrifica tutto per le sue ricerche, per la sua passione e per aiutare gli altri. Giacomo invece è concentrato totalmente su stesso e sulla sua carriera. Sarà la morte di Davide a costringere Giacomo a tornare nella sua patria e a comprendere, dopo tanti anni, il significato delle scelte di Davide. Scoprirà infatti che all’interno del peschereccio che il fratello gli ha lasciato in eredità vivono un vecchio pescatore, un bambino immigrato e una biologa marina. Sarà proprio l’incontro inaspettato con queste persone che sfaterà le convinzioni di una vita e stravolgerà i suoi programmi. 

Un graphic novel profondo e ricco di ingredienti, capace di affrontare temi importanti come quello dell’immigrazione clandestina, che è un problema più che mai attuale, ma anche i contrasti familiari, sempre così delicati e difficili da affrontare. E poi il continuo riferimento fra la vita di Giacomo e il ciclo vitale delle tartarughe marine che ci fa scoprire che anche loro, dopo aver viaggiato per vent’anni, grazie all’istinto tornano nella spiaggia dove sono nate. Il parallelismo con la vita delle tartarughe offre inoltre al lettore sfumature e curiosità davvero piacevoli e interessanti. Un romanzo a fumetti malinconico e appassionante arricchito da splendide illustrazioni dai toni caldi.