Il 7 febbraio è ricorsa la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo che ha riportato l’attenzione su questi temi che riguardano la sicurezza in rete, l’uso sbagliato e la dipendenza, spesso non consapevole, dalla tecnologia e dai social media, soprattutto tra i più giovani. Un problema generalizzato che purtroppo la situazione legata alla pandemia non ha fatto che rendere più urgente. Fenomeni di disagio come quello raccontato in questo romanzo rispecchiano situazioni che accadono sempre più di frequente: per questo è importante che i ragazzi siano informati e che sappiano come comportarsi. In primo luogo, per esempio, sarebbe necessario informare gli adulti di riferimento ed evitare di isolarsi. Ecco perché credo che questo romanzo debba entrare nelle nostre case ed essere letto non solo dai giovani, ma anche dagli adulti, con l’obiettivo di prendere coscienza e riflettere sulle strategie migliori da mettere in atto per far sì che queste cose non si ripetano ancora.