La figlia oscura, di Elena Ferrante

Un noir sofisticato nella soffocante estate del Sud

Creato da:
Chiara S.
Sei in: Bibliografie
Ultimo aggiornamento: 01/07/2022

Leda è un’insegnante universitaria, da sempre concentrata su se stessa, lontana dallo stereotipo culturale di donna che tenta di essere un’ottima madre, moglie e lavoratrice. Non cerca tutto questo, né l’approvazione sociale, esercita con forza un naturale egoismo che rivela una donna autentica. 
Forse per questa sua natura Leda non ha conquistato la mia simpatia, ma mi ha certamente incuriosito per il suo essere vera, senza vergogna, e con pochi sensi di colpa. Una ruvidità di carattere che cattura l’attenzione perché forse ci impartisce una lezione di vita su come stare al mondo senza necessariamente l’approvazione di tutti. Siamo in una località di mare di un imprecisato Sud d’Italia, nel mezzo dell’estate, la folla domenicale che riempie la spiaggia per trovare un po’ di svago con al seguito, moglie, mariti, figli e ogni grado di parentela possibile;  qui un picnic in riva al mare si trasforma in un pranzo luculliano, e le tensioni familiari diventano vere e proprie tragedie. Ecco lo stridente sfondo in cui la Ferrante colloca la sua algida e altezzosa protagonista: Leda è una donna colta, sicura di sé, con un bagaglio di flashback che ci fa conoscere più da vicino il suo passato. In questo contesto Leda conosce un universo femminile autoctono con la stessa voglia di emancipazione della protagonista, ma non con la sua stessa forza, e compie un gesto crudele rubando la bambola di Elena, la bambina di una giovane donna incontrata durante una delle giornate passate in spiaggia. Questo episodio metterà in crisi il rapporto tra mamma e piccola, e rivelerà a Leda la sua vera essenza.

 


Nel 2021 è uscito il film tratto da  questo libro che di per sé è già una sceneggiatura per la sua capacità di farti immaginare i volti dei personaggi, sentire gli odori della spiaggia e della città d’estate, partecipare alla rabbia, alla gioia, alla disperazione, e a tutta quella gamma complessa di sentimenti di ogni figura del racconto. Un libro certamente da non perdere, se avrete il coraggio di immergervi nell’oscurità dei sentimenti.

Consigliato da
Chiara S.
bibliotecaria

Ci sono tutti gli elementi per un noir estivo da leggere sotto l’ombrellone: l’ambientazione in una località di mare nel Sud Italia, la voglia di evasione e di fuga, la ricerca di una certa leggerezza da parte della protagonista, un incontro bizzarro. 
Ma non lasciatevi ingannare, non si tratta di un romanzo spensierato, ma di una riflessione sul concetto di maternità e di essere madre. 
E’ un libro che potrebbe essere un’ottima lettura per tutte quelle madri convinte del proprio ruolo perché forse potrà aiutarle un bel giorno a non implodere, e per tutte quelle donne che come me hanno bisogno di fare chiarezza sul concetto di essere sé stesse.

copertina La figlia oscura

La figlia oscura

Ferrante, Elena
Leda è un'insegnante di letteratura inglese, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente c...
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