Ernesto per vivere fa il traslocatore. Nonostante suo padre gli avesse predetto un'esistenza da ultima ruota del carro, lui si è rimboccato le maniche e non ha passato un solo giorno della vita senza lavorare. Ha fatto il cuoco in una scuola (grazie a un concorso pilotato), il tappezziere, l'autista e la comparsa in un film. Ma il traslocatore rimane il lavoro che più gli si addice e lo rende felice: ha infatti la possibilità, a bordo del suo camion, di girare l'Italia nello spazio e nel tempo, fin dagli anni Settanta, e questo gli offre la possibilità, per decenni, di conoscere persone e condividere le loro storie ed emozioni, e assistere ai principali eventi, spesso nefasti, che hanno segnato la storia del nostro paese, senza mai perdere di vista i valori che hanno contraddistinto tutta la sua vita.