Rolando e Penelope sono amici e come spesso accade nelle vere amicizie si condividono anche le cose importanti: “scaviamo buche per i nostri segreti e disegniamo i sogni che facciamo di notte”.
Un mercoledì mattina il nonno porta Rolando al museo a vedere un esposizione di arte contemporanea. Gli dice solamente una cosa: “Abbandonati Rolando… lascia che gli occhi vedano quello che sente il cuore.” A Rolando non serve capire fino in fondo il significato di quella frase, si lascia trasportare dal silenzio delle stanze immergendosi completamente nell’arte. Le emozioni, piano piano, cominciano ad affiorare. Quando rivede Penelope la invita a fare la stessa esperienza usando le stesse parole che il nonno usò con lui. Penelope decide allora di farsi accompagnare al museo dalla nonna e anche per lei sarà un esperienza davvero emozionante, anche se a colpirla forse non saranno le stesse opere d’arte su cui si è soffermato il suo amico.
Una storia semplice e lineare, ma soprattutto poetica e ricca di riferimenti che richiedono di essere guardati con attenzione a partire dai risguardi di copertina dove troviamo una galleria fotografica di personaggi noti, che provengono non solo dal campo dell’arte, ma anche da quello della fotografia o del cinema.
Un libro che ci parla di tanti argomenti come l’amicizia, la condivisione e delle tante emozioni che si possono manifestare. Le illustrazioni sono caratterizzate da una travolgente esplosione di colori su sfondo bianco; i personaggi e le ambientazioni sono stilizzati mentre le opere d’arte richiamano quelle reali. Non mancano inoltre i riferimenti alla natura, che compaiono già nel frontespizio con l’illustrazione di una pianta, sotto il titolo che ritroveremo poi anche all’interno del testo.
Una storia bella che sa toccare il cuore a grandi e piccini.
per la portata innovativa, per l’istanza sperimentale e per il coinvolgimento immersivo richiesto al lettore.