Pubblicato in Italia nel 1994 da una piccola casa editrice, L’Iperborea, “L’anno della lepre” è un libro che ha quasi 50 anni; la storia racconta le vicende di un giornalista finlandese disilluso da lavoro e famiglia, Vatanen, che decide di cambiare rotta dopo l’incontro con una giovane lepre selvatica.
E’ l’inizio di una nuova esistenza, il richiamo ad una nuova vita più autentica che lo porterà a vagabondare tra le foreste della Finlandia.
...“ Dietro il vecchio prato fiorito mormorava un piccolo ruscello. Vatanen posò la lepre sulla sponda, si spogliò, e si tuffò nell’acqua gelida. Un folto branco di pesciolini nuotava contro corrente ;
si spaventavano al più piccolo movimento, ma dimenticavano in un attimo la loro paura. Vatanen pensò a sua moglie a Helsinki e si sentì male”...
Ho veramente viaggiato con Vatanen per i boschi, ho sentito l’odore dei pini e della terra, ho avvertito la frescura delle acque e mi sono presa cura di quel tenero animale (la lepre) che lo accompagna dappertutto.
E in questo viaggio mi sono divertita nel leggere la sequela di situazioni e personaggi grotteschi che Paasilinna descrive. Una su tutte, ma non voglio svelare nulla, la furia cieca di un prete che sorpreso dalla presenza della lepre nella sua chiesa, comincia a dare di matto e a sparare all’impazzata.
...”Appena la vide, il pastore presa la mira e sparò. La lepre terrorizzata, schizzò fuori tiro, mentre una nuvola di fumo planava sopra la navata centrale.
Il pastore si lanciò all’inseguimento della lepre e due spari consecutivi risonarono nella navata laterale. Le pallottole sibilavano nella chiesa,
Vatanen mise la testa al riparo dietro ai banchi, come un oste di Saloon del far West”..
Un libro che vi farà ridere e aprirà il vostro cuore verso le immense foreste della Finlandia.