Jojo Rabbit

Germania, 1945. Johannes Betzler, detto Jojo, è un dolce e timido bambino di 10 anni con il padre al fronte a boicottare il regime e la madre, anch'essa non sostenitrice del regime. A differenza dei suoi genitori, Jojo è un nazista convinto, tanto che è integrato nella gioventù hitleriana. Il suo amico immaginario è una versione infantile e buffonesca di Adolf Hitler, con il quale trascorre le sue giornate a parlare del regime. Un giorno scopre che la madre nasconde una giovane donna ebrea nella loro casa: Else Korr. I due cominciano a convivere insieme, seppur lui dovrebbe denuciare la presenza della ragazza, ma l'amore per la madre lo fa desistere. "Jojo Rabbit" è una favola nera che tratta l'impatto della guerra e del regime sugli spiriti innocenti delle nuove generazioni di quell'epoca. Un film meno tragico quasi, che si distacca dalle consuete pellicole sul regime e sull'Olocausto, ma che con ironia porta comunque alla luce i temi del regime, ridicolizzando la fascinazione estetica per il III Reich.
Il film ha vinto un Premio Oscar e un Premio BAFTA, entrambi per la miglior sceneggiatura non originale.