Io non sono qui

Il film racconta la vita del musicista Bob Dylan dividendola in sei momenti specifici. Ogni momento è interpretato da un differente attore, tra cui troviamo nomi come Christian Bale, Heath Ledger e Cate Blanchett, i quali rappresentano un aspetto diverso della vita del musicista: per esempio il poeta, il profeta o la “stella elettrica”. Questi sei personaggi raccontano principalmente i fatti che vanno dagli inizi della sua carriera come cantante folk fino all’ultima parte della sua vita. Il vero Bob Dylan compare in un video girato in un concerto nel 1966. Prima di cominciare il progetto, il regista Haynes invia una copia del copione al manager dell’artista chiedendo di poter utilizzare le canzoni di Dylan nel suo film. A rispondere è lo stesso artista che non solo dà il consenso all'utilizzo delle sue canzoni, ma elogia la grandezza del progetto, tanto che al momento è l'unico film approvato da lui stesso.
Haynes non si accontenta semplicemente di creare una biografia, ma si pone un obiettivo più ambizioso: il nome di Bob Dylan non viene mai menzionato nel film, unica menzione è la frase all’inizio del film che dice "ispirato dalla musica e alle molte vite di Bob Dylan". L’obiettivo di Haynes è quello di raccontare Dylan tra le sue canzoni e le sue 1000 maschere, in una sorta tra sogno e realtà. Anche l’utilizzo dei sei personaggi tra loro diversi per sesso, razza, età è un modo per il regista di creare caos, per enfatizzare le 1000 sfumature che Dylan ha nella sua arte: una continua sfilata di maschere e di trionfi, di scivoloni e resurrezioni. Insomma non esiste un unico Bob Dylan, tutti potremmo essere Bob Dylan. Questo è il messaggio del film.