Il migliore: Marco Pantani

14 febbraio 2004, Italia. La notizia è ovunque: telegiornali, giornali, internet. È morto Marco Pantani, detto “Il Pirata”. Il mondo del ciclismo è sconvolto, come è possibile? I tifosi piangono colui il quale è considerato tra i più forti scalatori puri di ogni tempo per i suoi record in salita e i riconoscimenti da parte di altri corridori. Ha ottenuto 46 vittorie in carriera. Si è consegnato alla storia per esser entrato nel ristretto numero di atleti in grado di centrare la cosiddetta "doppietta Giro-Tour", trionfando nei giri d'Italia e di Francia nella stessa annata (1998). L’ultimo italiano è stato Fausto Coppi nel 1952. Questo documentario è un viaggio inedito nel privato dell’atleta, tra materiali d'archivio pubblici e privati, conversazioni intime con familiari e gli amici più cari, sullo sfondo della sua amata Cesenatico. La morte del campione è ancora “avvolta” nel mistero, si parla di suicidio, quel cocktail di cocaina e antidepressivi, ha sempre più rafforzato la tesi. Analizzando i racconti di chi gli era vicino, il regista si stacca da questa tesi e chiede giustizia per il defunto atleta, senza mai però strabordare in esaltazioni eroiche.
Quest’anno si svolge la 107° edizione del Giro d’Italia e sono 20 anni che il campione è venuto a mancare